Ritardi Expo, la Regione ha “congelato” il pagamento della seconda rata. Come chiedeva il M5S!

La Regione avrebbe dovuto pagare la seconda tranche ad Expo lo scorso 30 aprile
La Regione avrebbe dovuto pagare la seconda tranche ad Expo lo scorso 30 aprile

“Anche se la Regione, come avevamo richiesto, ha bloccato la seconda tranche di pagamento per i colossali ritardi nella consegna degli spazi ad Expo, adesso vorremmo capire quanti soldi saremo costretti a pagare per un servizio che non abbiamo potuto utilizzare per oltre tre mesi”. È soddisfatto a metà Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, che qualche settimana fa con una interrogazione aveva sollevato il caso dei ritardi nella consegna degli spazi riservati all’Emilia-Romagna all’interno del Padiglione Italia di Expo 2015.

“L’assessore Palma Costi ha seguito il nostro consiglio e ha deciso di rimandare il pagamento della seconda rata, prevista per lo scorso 30 aprile, a quando tutti i lavori e le condizioni previsti dal contratto saranno rispettati e verificati. Una decisione scontata per qualsiasi realtà economica ma che la Regione ha preso solo dopo il nostro interessamento – spiega Bertani – D’altronde sarebbe stato semplicemente assurdo pagare 500mila euro senza aver mai messo piede nell’ufficio che Expo avrebbe dovuto consegnarci entro il 1° marzo e che invece è stato consegnato solo la scorsa settimana”.

Rispondendo all’interrogazione del M5S la Giunta ha chiarito che, oltre a non aver ancora versato la seconda tranche del pagamento previsto, quando arriverà il momento di saldare il conto chiederà ad Expo uno sconto per quanto riguarda i pagamenti relativi alle utenze, ai servizi di sorveglianza e di pulizia visto che i locali sono stati consegnati con oltre tre mesi di ritardo.

“Chiedere uno sconto ci sembra ovvio, è davvero il minimo che la Regione possa fare, ma non vorremmo che il tutto si risolvesse con un accordo bonario e pochi spiccioli risparmiati – aggiunge il consigliere regionale del M5S – Stiamo parlando di un contratto di quasi 2 milioni di euro, non di briciole. Per questo visto che la Costi ha seguito il nostro consiglio di bloccare la seconda rata, prenda anche in considerazione l’ipotesi di chiedere i danni ad Expo per i ritardi. Noi abbiamo sempre avuto, e continuiamo ad avere, delle pesanti perplessità sull’utilità e sul ritorno di immagine che la Regione avrà dalla presenza all’Esposizione Universale di Milano – conclude Bertani – ma se la Giunta ci crede, tanto da investire una montagna di soldi pubblici, che faccia rispettare fino in fondo il contratto che ha firmato”.

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