Sanità, Sensoli (M5S): “Con il decreto sugli esami inutili ennesimo regalo ai privati. La Giunta escluda sanzioni ai medici”

medici-di-famiglia-lo-sciopero-il-19-maggio-2015“Il nuovo decreto sulle prescrizioni rischia di fare l’ennesimo regalo ai privati. La creazione di un black list di prestazioni sanitarie considerate inutili, oltre che a creare confusione e scontro tra medici e pazienti, spingerà i cittadini a rivolgersi sempre di più a strutture private, facendo crescere così il loro giro d’affari”. È questo l’allarme lanciato da Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, attraverso una interrogazione presentata alla Giunta all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero della Salute che prevede una stretta sulla prescrizione di più di 200 prestazioni.

“Solo qualche settimana fa il M5S in Regione è riuscito a far approvare una risoluzione che chiedeva l’abbassamento del costo dei ticket per alcune prestazioni in modo da agevolare il servizio sanitario pubblico – spiega Raffaella Sensoli – Con questo decreto, invece, PD e Governo confezionano l’ennesimo regalo ai privati con il silenzio assordante di Bonaccini che, nonostante il suo nuovo incarico nella Conferenza Stato-Regioni, se ne sta zitto e accetta a testa bassa ogni decisione. In pratica l’entrata in vigore di queste nuove regole spingerà i cittadini a rivolgersi sempre di più a privati. Un regalo vero e proprio il cui costo sarà totalmente a carico dei cittadini”.

Per la consigliera regionale del M5S il rischio, inoltre, è anche quello che le sanzioni ai medici che continueranno a prescrivere esami considerati inutili (norma che al momento è stata stralciata dal decreto entrato in vigore) possano essere attuate proprio dalla Regione visto che erano state proprio loro a chiederne l’adozione. “Chiediamo che la Giunta e l’assessore Venturi escludano chiaramente ogni forma sanzionatoria a carico dei medici – conclude Raffaella Sensoli – No vorremmo che questa norma assurda esca dalla porta ma poi sia fatta rientrare dalla finestra per volontà proprio delle Regioni”.