Scandalo canoni idrici, Piccinini (M5S): “Regione non ha fatto nulla dopo la nostra denuncia del 2015. Gazzolo si dimetta”

“È dal 2015 che segnaliamo lo scandalo della mancata riscossione dei canoni irrigui con interrogazioni, audizioni ed accessi agli atti. Tempo durante il quale la Regione non ha mosso un dito per cercare di risolvere una situazione su cui adesso la Guardia di Finanza ha fatto luce. Anche per questo, e di fronte a un danno erariale di oltre 8 milioni di euro per le casse pubbliche, chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore Paola Gazzolo, fresca di candidatura al Senato con il PD”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’indagine della Guardia di finanza di Bologna sulla gestione delle risorse idriche da parte di due consorzi di bonifica della provincia di Bologna e che ha portato alla stima di un danno erariale per oltre 8 milioni di euro e 31 dipendenti pubblici – tra cui cinque dirigenti regionali – finiti nel mirino della Procura della Corte dei conti dell’Emilia-Romagna.

“A novembre del 2015 presentammo una interrogazione per denunciare il fatto che la Regione per oltre 10 anni non aveva gestito la competenza sui canoni delle derivazioni idriche e per almeno 8 anni non aveva riscosso il dovuto nei confronti del CER, il Consorzio per il Canale emiliano-romagnolo per le grandi derivazioni di Reno e Po – spiega Silvia Piccinini – Interrogazione a cui l’assessore Gazzolo rispose facendo spallucce, aggiungendo tra l’altro che i dirigenti regionali erano stati addirittura premiati anche per lavoro di riscossione dei canoni. Quegli stessi canoni che invece la Finanza dice che nessuno in Regione ha mai chiesto e incassato. Davanti a questa situazione crediamo sia impossibile continuare ad affermare che le responsabilità della Regione non esistano. Anche per questo chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore Gazzolo per manifesta incapacità. Quello che vogliamo impedire è che una persona che non ha mosso un dito per tutelare il bene pubblico possa continuare a fare dei danni. Un particolare che siamo sicuri anche i cittadini di Piacenza si ricorderanno il prossimo 4 marzo quando andranno alle urne e si ritroveranno come candidata una persona con un curriculum del genere”.

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