“La richiesta di scioglimento del Comune di Finale Emilia è l’ennesima conferma che serve un’attenta riflessione sui temi della legalità e della corruzione nelle nostre istituzioni. Il PD la smetta di anestetizzare il problema. Abbiamo bisogno di aprire un dibattito serio all’interno delle istituzioni e l’idea di una commissione permanente sulla legalità, così come il M5S ha proposto, è il luogo adatto per affrontarlo. Basta giocare a fare gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia”. È questo il commento di Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, riguardo alla richiesta di scioglimento del Comune di Finale Emilia avanzata dal Prefetto di Modena dopo gli sviluppi delle indagini della inchiesta Aemilia.
“Anche se come sembra si è stata esclusa l’infiltrazione mafiosa all’interno del Comune di Finale, la conclusione a cui il Prefetto è arrivato è sconvolgente per una comunità che si credeva al riparo da certe dinamiche – spiega Giulia Gibertoni – Come abbiamo più volte sottolineato l’illegalità, la corruzione e i tentativi da parte della criminalità organizzata di controllare la politica, a Modena come in altre realtà della nostra regione, stanno raggiungendo picchi molto preoccupanti. Serve da parte delle istituzioni uno strumento efficace per capire a fondo queste nuove dinamiche, anche per evitare che a farlo per noi sia esclusivamente la magistratura”.
Per questo il M5S ribadisce la richiesta di una commissione permanente sulla legalità. “Da mesi ormai abbiamo presentato un progetto di legge per dotare l’Assemblea Legislativa di una commissione permanente sulla legalità che svolga questa importantissima funzione. Purtroppo sia la Giunta che il PD continuano a negare la sua necessità che invece dovrebbe essere una priorità assoluta – conclude Giulia Gibertoni – Nessuna delle commissioni assembleari esistenti ha competenza in materia e la neonata Consulta voluta da Bonaccini e Mezzetti è uno strumento che da solo non può portare a risultati concreti”.