Sciopero sanità, Gibertoni (M5S): “Da Regione molta propaganda. Problemi noti da tempo, la giunta ha fatto pochissimo”

“Lo sciopero di domani è la chiara dimostrazione che la politica sanitaria attuata della giunta Bonaccini è molta propaganda e poca realizzazione pratica. Altrimenti non si spiegherebbe perché dopo anni di annunci sbandierati ai quattro venti si continui a parlare di carenza d’organico, blocco del turnover, peggioramento delle condizioni di lavoro, preoccupazione per il pensionamento dei medici specialisti non compensato da nuove assunzioni. Tutte criticità che in questi anni abbiamo puntualmente riportato nelle nostre interrogazioni e nei nostri interventi in aula a cui però la Giunta ha sempre risposto negando la realtà o promettendo interventi che evidentemente non sono mai stati realmente attuati”.

È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo allo sciopero di 24 ore indetto nella sanità pubblica previsto per domani, martedì 12 dicembre. “Si tratta di una protesta che mette in primo piano criticità note ormai da tempo e verso cui sia il Governo che la Regione non hanno voluto risolvere per davvero – spiega Giulia Gibertoni – Si va del blocco del turnover e della scarsità di posti disponibili nelle scuole di specializzazione che sommato al pensionamento di medici specialisti si traduce in un peggioramento delle condizioni di lavoro, sempre più pesanti, precari e rischiose. Una situazione che ha inevitabilmente un impatto negativo sul livello dei servizi offerti e che i cittadini possono toccare con mano con il taglio dei posti letto, le lunghe attese al Pronto soccorso, il depotenziamento degli ospedali sui territori”.

Sono le tabelle Excel dei direttori generali a doversi adeguare al diritto alla salute dei cittadini e non il contrario. Viviamo una situazione che, come sottolineano le stesse organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero di domani, rischia invece di portare verso la creazione di una sanità pubblica sempre più povera. “Se la giunta Bonaccini avesse fatto quello che aveva promesso questo sciopero di certo non avrebbe avuto luogo – conclude Giulia Gibertoni – Ecco perché crediamo che la Regione debba smetterla di fare propaganda e investire realmente nel rafforzamento del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna”.