Sensoli (M5S): “Divieti di balneazione inesistenti o poco pubblicizzati. La Regione intervenga”

Divieti di balneazione inesistenti o difficilmente visibili in tratti di costa dove, per le scarse condizioni igienico-sanitarie, non è possibile immergersi in acqua. È questa la situazione che riguarda la foce del fiume Marecchia a Rimini e quella del torrente Marano a Riccione, già al centro di una video-inchiesta del sito www.4live.it, e adesso riportata all’interno di un’interrogazione presentata in Regione dalla consigliera del MoVimento 5 Stelle Raffaella Sensoli.

“Si tratta di zone dove, nonostante la balneazione sia stata interdetta proprio dalla Regione, ogni giorno decine di ignari cittadini e turisti continuano come se nulla fosse a fare il bagno, anche a causa di una segnaletica a dir poco carente – spiega Raffaella Sensoli – La responsabilità di questa situazione è dei Comuni che dovrebbero assicurare, così come previsto dalla legge, un’informazione chiara ed esaustiva. Particolare che evidentemente, almeno nei due casi citati, non è rispettato”. La legge, infatti, prevede che i Comuni assicurino che le informazioni sui divieti siano messe a disposizione con tempestività durante la stagione balneare in un’ubicazione facilmente accessibile e nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione precisandone anche i motivi.

“Da quello che abbiamo potuto vedere però sia per la foce Marecchia e quella del Marano, entrambi a 50 metri a nord e a sud, questa segnaletica o è inesistente oppure è incompleta e collocata male – aggiunge Raffaella Sensoli – L’effetto di tutto questo è che i bagnanti, spesso ignari del divieto, si immergono in acqua come se nulla fosse”. Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di intervenire. “I divieti oltre a essere rispettati devono essere anche pubblicizzati e comunicati in modo chiaro – conclude Raffaella Sensoli – Altrimenti le chiusure che la stessa Regione impone a tutela della salute dei cittadini diventano sostanzialmente inutili”.