Servizi infanzia dell’Unione Bassa Romagna, Sensoli (M5S): “Assunzione degli educatori doveva avvenire prima del 2020. Così Regione legittima una privatizzazione mascherata”

“La decisione dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna di posticipare all’anno scolastico 2020/2021 l’assunzione delle maestre che già oggi ne hanno diritto essendo già inserite in graduatoria è un controsenso che si giustifica solo con l’obiettivo di privatizzare i servizi scolastici per l’infanzia e non offrire al personale le dovute tutele di cui avrebbero diritto”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questo pomeriggio la Regione ha risposto a un’interpellanza riguardo ai servizi educativi dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

“Ovviamente la Regione fa finta di non vedere quella che nei fatti è una privatizzazione mascherata dei servizi scolastici messa in campo in questi anni – spiega Raffaella Sensoli – È incredibile, infatti, come fino ad oggi si sia ignorata la graduatoria relativa al bando del 2017 in cui l’Unione cercò degli Istruttori Insegnanti per la Scuola per l’Infanzia individuandone come idonei ben 18. Graduatoria rimasta solo sulla carta visto che l’Unione ha preferito continuare con l’esternalizzazione del servizio attraverso una cooperativa invece che procedere all’assunzione del personale così come fatto invece da altri Comuni, come per esempio quello di Imola. Visto che in alcuni casi il personale della cooperativa coincide con le persone che sono risultate idonee dalla graduatoria, ci troviamo di fronte a un danno evidente nei confronti di queste persone visto che, come tutti sanno, le condizioni contrattuali applicati dalle cooperative sono peggiorative rispetto a quelle del pubblico impiego. Per questo davanti a questo evidente squilibrio l’atteggiamento da Ponzio Pilato da parte della Regione è davvero inaccettabile, così come è da rilevare il fatto che l’assessore Gualmini oggi non si sia presentata in aula per discutere questo tema, evidentemente troppo impegnata nel portare avanti la campagna elettorale per le elezioni europee che la vedono candidata con il PD e mantenendo un doppio ruolo che dimostra la sua scarsa attenzione verso questa tematica” conclude Raffaella Sensoli.