Smog, Piccinini (M5S): “Blocchi del traffico a Rimini non risolvono il problema. Miglioramento qualità dell’aria deve essere priorità per la prossima amministrazione comunale”

“L’ennesimo blocco del traffico scattato oggi a Rimini a causa dell’emergenza smog dimostra che si sta facendo troppo poco per cercare di migliorare la qualità della nostra aria. Fino a quando non si ammetterà che si tratta di una vera e propria emergenza, al pari di quella sanitaria e che come tale deve essere trattata, ci troveremo davanti a provvedimenti tardivi e inefficaci. Serve un deciso cambio di passo che deve essere al centro del programma anche della nuova amministrazione comunale di cui si sta cominciando a parlare in vista delle elezioni del 2021”.

È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito all’entrata in vigore delle misure anti smog a Rimini. “Chiediamo da tempo, per ora inascoltati in Regione, lo stanziamento di incentivi per il rinnovo del parco auto privato di cittadini e imprese, perché le nostre auto incidono ancora per il 40% sulla produzione di ossidi di azoto, rendendo così la nostra aria irrespirabile – aggiunge Silvia Piccinini – Servono poi provvedimenti anche per quel che riguarda le attività agricole, molto importanti in particolare nell’entroterra, per cercare di abbassare la produzione di ammoniaca e gas serra senza andare a pregiudicare il lavoro di quel settore. Proposte che vadano al di là dei blocchi del traffico che limitano i danni ma che non servono né a prevenirli e né a curarli né ad aiutare la nostra economia e a renderla sostenibile. Basti pensare alla recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea che ha condannato l’Italia per decenni di immobilismo proprio sul fronte della lotta allo smog e all’inquinamento atmosferico. Se non si prende coscienza del fatto che la qualità dell’aria incide in modo considerevole anche sulla nostra condizione sanitaria, non si prenderanno mai dei provvedimenti realmente efficaci: ecco perché servono interventi strutturali e non misure spot. Anche perché le evidenze scientifiche sull’incidenza che lo smog ha sulla velocità della diffusione del Coronavirus dovrebbero ormai aver fatto scattare più di un campanello d’allarme” conclude la capogruppo regionale M5S.