Sport, Piccinini (M5S): “Regione chieda alle società una linea unica sui rimborsi alle famiglie per le attività sospese durante il lockdown”

“Oltre al tema dei voucher per promuovere l’attività sportiva dei nostri ragazzi e rilanciare il settore dopo l’emergenza Coronavirus, la Regione dovrebbe chiedere alle associazioni sportive uniformità nella gestione dei rimborsi per quelle attività che sono state sospese in seguito al lockdown ma che erano state già pagate da tempo dalle famiglie. Si tratta di un tema molto importante sul quale al momento c’è molta confusione, visto che le procedure di rimborso sono spesso affidate alla benevolenza delle singole società. Serve chiarezza e uniformità di comportamento”.

È quanto ha chiesto questa mattina Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, nel corso dell’audizione del capo di gabinetto della Giunta, Gianmaria Manghi, sulle nuove misure adottate dalla Regione in tema di sport.

“Chi nel 2019 ha iscritto il proprio figlio a un corso per esempio di basket, calcio o pallavolo, oggi è alle prese con il problema di poter, almeno in parte, ricevere un rimborso delle cifre già pagate per un servizio che non è stato portato a temine a causa della sospensione di tutte le attività sportive o, addirittura, alla conclusione anticipata dei campionati – spiega Silvia Piccinini – Ci sono società che stanno proponendo alle famiglie dei rimborsi, seppur parziali, sotto forma di sconti sulle rette per la prossima stagione sportiva. Altre, invece, non hanno fatto nulla di tutto questo, generando così spesso confusione e le proteste dei genitori. Il governo Conte ha messo a disposizione fondi e nuove disposizioni per aiutare le società sportive a superare questa difficile fase, così da ridurre gli effetti sulle famiglie. In questo contesto crediamo che la Regione, anche se non ha competenza diretta, possa comunque fare da collante con le associazioni che raccolgono le società sportive proprio per concertare con loro un’uniformità di azione” conclude la capogruppo M5S.