Stop ai finti volontari sulle ambulanze, Piccinini (M5S): “La Regione modifichi la circolare”

“La Giunta modifichi al più presto la circolare con cui nel 2014 creò una corsia preferenziale per le associazioni di volontariato nella gestione delle urgenze e nel trasporto degli infermi. Quello che sta succedendo è che negli ultimi tempi stanno nascendo tantissime realtà che sotto la bandiera di un finto volontariato nascondono in realtà lavoro nero e non rispetto delle regole. Il tutto a discapito di lavoratori e pazienti”.

È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato una interrogazione sul caso delle convenzioni che le AUSL stipulano con diverse realtà locali per quanto riguarda il trasporto e la gestione dei soccorsi e degli infermi. “Tre anni fa una circolare dell’assessorato regionale alla Sanità inserì come requisito per l’affidamento di questo tipo di incarico e la stipula delle convenzioni con le AUSL, l’impiego prevalente di autisti e soccorritori volontari – spiega Silvia Piccinini – In questo modo alcune associazioni, per limitare i danni e poter garantire un buon rapporto volontari/dipendenti, hanno iniziato a far contratti precari o addirittura a pagare il personale attraverso rimborsi spese. Situazione che nel corso del tempo si è allargata a macchia d’olio e che per esempio a Ferrara, dove ormai metà del trasporto d’emergenza è esternalizzato, ha portato i volontari a sostituirsi alla cooperativa storica che effettuava questo tipo di servizio e che impiegava ben 12 autisti”.

Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del M5S chiede alla Giunta di rispettare gli impegni presi dopo la grande mobilitazione della scorsa estate e quindi di rivedere la prioritaria assegnazione dell’affidamento delle convenzioni alle associazioni di volontariato. “Il volontariato è e deve essere un valore aggiunto ai servizi essenziali garantiti dallo Stato ma non deve sostituirsi né cancellare dei posti di lavoro – conclude Silvia Piccinini – Per questo chiediamo che si modifichi al più preso questa circolare che rischia di lasciare fuori imprese e cooperative che operano nella legittimità di impiego per monte ore, sicurezza del lavoro e contribuzione fiscale”.