Svolta della Regione su economia circolare? Inutile senza lo stop agli inceneritori

L'inceneritore di Parma
L’inceneritore di Parma

“Il fatto che la Regione viri su tariffazione puntuale, incentivi all’efficienza e economia circolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti dà ancora più forza alla nostra richiesta di stoppare ogni tentativo di aumento della capacità di smaltimento degli inceneritori di Parma e Forlì. Se così non fosse sarebbe davvero tutto inutile”.

A dichiaralo è Gian Luca Sassi, consigliere regionale M5S che nei giorni scorsi aveva presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere la sospensione dell’iter che potrebbe portare nuovi rifiuti da bruciare nei due impianti della regione, così come previsto dal decreto Sblocca Italia.

“Visto che finalmente anche Bonaccini e la sua Giunta si sono accorti che esiste anche un altro modo per poter trattare il tema dei rifiuti, oltre a destinarli in un inceneritore – spiega Sassi – crediamo che siano caduti i presupposti per andare avanti con il potenziamento delle linee di smaltimento sia a Forlì che a Parma. Un concetto che ripeteremo con decisione anche durante la manifestazione in programma a Parma per il prossimo 11 luglio e in cui ci opporremo ancora una volta all’assurda norma che vuole aumentare anche del 50% la quota di rifiuti bruciati dai nostri inceneritori. Visto che non ci sono stati i tempi tecnici per impugnare lo Sblocca Italia, la manifestazione di Parma  – conclude Sassi – potrebbe essere l’occasione per Bonaccini e la sua Giunta per dare un segnale a sostegno dell’economia circolare”.