Taglio dell’IRAP per i negozi di prodotti sfusi e incentivi all’utilizzo di materiali riciclabili, il progetto di legge M5S per rendere l’Emilia-Romagna “plastic free”

“Quello di diminuire drasticamente il consumo di plastica è un obiettivo che non può essere più rimandato. Con il progetto di legge che depositiamo oggi chiediamo alla Regione di prendere una strada precisa per avvicinarsi il più possibile a questo traguardo, attraverso per esempio il taglio dell’IRAP per i negozi che vendono prodotti sfusi o alla spina ed incentivi per quelle realtà che metteranno al bando prodotti di plastica monouso durante sagre, feste e fiere per passare invece a materiali riciclabili. Misure che però devono necessariamente essere ampliate da forme di aiuto per la riconversione e per l’utilizzo di materiali di ultima generazione in grado di rendere meno traumatico per le aziende il passaggio al plastic free. Aiuti che se a livello nazionale sono in parte già previsti all’interno della manovra di bilancio, chiederemo alla Giunta di prevedere anche in quella regionale che verrà approvata a breve”.

Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, ha depositato questa mattina un progetto di legge per limitare gli effetti dell’utilizzo di plastica nell’ambiente e, al tempo stesso, promuovere quelle attività commerciali che puntano sulla vendita di prodotti sfusi o alla spina. Il pdl, composto da 12 articoli, prende spunto dal dato secondo cui in Europa il 42% dei rifiuti di plastica post-consumo è sottoposto a incenerimento, il 27% finisce in discarica mentre solo il 31% è riciclato. Quando poi la plastica finisce nell’ambiente diventa un problema molto serio: si stima che una percentuale compresa tra il 2 e il 5% finisca negli oceani causando danni per gli ecosistemi costieri e marini. Una parte considerevole di questa quota è costituita dai prodotti monouso come piatti, posate, cannucce, bastoncini cotonati. Prodotti che vengono dispersi nell’ambiente a causa spesso di uno smaltimento improprio nelle reti fognarie.

“Il progetto di legge si pone in linea con quanto stabilito con la Direttiva Europea, che prevede lo stop dal 2021 dei prodotti in plastica monouso per i quali esistono già esistono delle alternative – spiega Silvia Piccinini – e questa è l’occasione anche per l’Emilia-Romagna di mettere in pratica azioni concrete per ridurre il consumo di plastica. Sostenendo la ricerca, insieme allo Stato e all’Unione Europea, di materiali ambientalmente sostenibili e prevedendo dei contributi per l’apertura di nuove attività commerciali che vendono prodotti sfusi e alla spina o l’adattamento di nuovi spazi per quelli che già esistono”.

Un aiuto concreto potrebbe essere quello di ridurre del 70% l’aliquota dell’Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per questa tipologia di negozi, oltre all’individuazione di incentivi anche per le aziende private che scelgono di non utilizzare plastica monouso durante manifestazioni fieristiche, sagre e fiere mercato. Più in generale il progetto di legge introduce il divieto di utilizzo di plastica monouso nelle fiere o nelle sagre che ricevono contributi da parte della Regione. Oltre che lungo le nostre spiagge o nei parchi pubblici, dove, per la somministrazione di cibo e bevande sarà necessario utilizzare esclusivamente prodotti riciclabili.

“Si tratta di accorgimenti assolutamente necessari che presenteremo anche sotto forma di emendamenti al prossimo bilancio – conclude Silvia Piccinini – Visto che in questi giorni si è alzato un gran polverone in merito alla plastic tax prevista dal Governo, crediamo che le nostre proposte puntino sull’importanza della presenza di incentivi alla riconversione. Se a livello nazionale gli articoli 79 e 22 del ddl 1586 in corso di approvazione al Senato già li prevedono sotto forma di sconti del credito d’imposta, a livello regionale questi incentivi ancora mancano. Un vuoto che la Regione dovrebbe colmare al più presto se si vuole per davvero realizzare quella svolta green di cui tutti oggi parlano”.

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