Terapia del dolore, Piccinini (M5S): “Liste d’attesa infinite e prenotazioni chiuse per agopuntura”

Liste di attesa infinite e prenotazioni chiuse ormai da tempo: è questo lo scenario con il quale devono fare i conti i pazienti che oggi avessero esigenza di prenotare un trattamento di agopuntura inserito in un percorso di terapia del dolore. A rivelarlo è Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione alla giunta regione prendendo spunto dalla situazione che riguarda alcuni pazienti che soffrono di fibromialgia, ovvero una patologia caratterizzata da dolore muscoloscheletrico cronico e diffuso, impossibilitati a prenotare a Bologna una seduta di agopuntura nonostante il trattamento sia stato riconosciuto come particolarmente efficace nella cura della patologia dalla stessa Regione e inserito nei LEA regionali.

“Moltissime persone affette da fibromialgia oggi non riescono ad accedere, tramite le strutture sanitarie pubbliche della nostra Regione, all’agopuntura in tempi umanamente ragionevoli – spiega Silvia Piccinini – Da una segnalazione che abbiamo ricevuto e che riguarda l’AUSL di Bologna, sia all’ospedale Bellaria che a quello di Bentivoglio, dove si trovano gli ambulatori abilitati alla terapia del dolore, i medici non possono inserire i pazienti in lista di attesa in nessun modo perché completamente pieni. Allo stesso modo anche le prenotazioni sono chiuse proprio a causa delle lunghe liste d’attesa. Un problema che per le persone che hanno bisogno di questo trattamento per allievare il proprio disagio diventa di grande rilevanza”.

Ecco perché nella sua interrogazione la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di intervenire specificando quali siano i tempi medi di accesso all’agopuntura e i motivi dei pesanti disagi lamentati dai pazienti anche relativamente alle situazioni nelle due strutture ospedaliere dove sono presenti gli ambulatori di terapia del dolore preposti a creare la lista di attesa dei pazienti.