Tragedia di Budrio, Piccinini (M5S): “Ennesima morte in quel canale. I cartelli non bastano”

“Il lungo elenco di persone, soprattutto bambini, che nel corso degli anni hanno perso la vita lungo gli argini del Canale Emiliano Romagnolo deve essere fermato. Per evitare altre tragedie, come quella che purtroppo ha riguardato il piccolo Sannad, serve un intervento concreto. I cartelli che segnalano il divieto di balneazione e i pericoli correlati all’avvicinamento alle sponde del canale evidentemente non bastano. Servono altre soluzioni, magari come quella di alzare una recinzione che impedisca alle persone di avvicinarsi troppo”.

È questa la proposta avanzata da Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla sicurezza del CER nel quale ieri mattina è stato ritrovato il corpo senza vita del piccolo Hassain Sannad. “Innanzitutto vogliamo esprimere la nostra più totale vicinanza alla famiglia del ragazzo che è stata colpita da questa dolorosa tragedia – spiega Silvia Piccinini – Purtroppo Sannad non è il primo bambino a perdere la vita in quelle acque. Nel 2001 vicino San Pietro in Casale morirono due ragazzi senegalesi e prima di loro, nel 1992 due fratelli di Medicina. Ma l’elenco è molto più lungo e conta anche anziani che spesso per cause accidentali dopo essersi avvicinati troppo alle sponde del canale sono scivolati non riuscendo poi più a risalire”.

Lungo il corso d’acqua artificiale, che attraversa le province di Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì per circa 130 km, le sponde sono ripide e costruite in pannelli di cemento ricoperti in molti punti da una patina che rende impossibile la risalita, se non con attraverso delle scalette poste a centinaia di metri l’una dall’altra. “Ci sono cartelli che vietano l’accesso e segnalano chiaramente il grave rischio di pericolo ma evidentemente tutto ciò non basta – aggiunge Silvia Piccinini – È necessario trovare delle soluzioni alternative, deterrenti realmente efficaci, come magari l’idea di creare una recinzione, anche non molto alta, che impedisca però alle persone di avvicinarsi troppo alle sponde. Per questo nei prossimi giorni presenteremo una interrogazione alle Regione per chiedere un intervento immediato per evitare che tragedie come quella di ieri non si ripetano mai più”.