Trc, la Regione chiude gli occhi sul caso Italiana Costruzioni

Il progetto del Trc a Rimini
Il progetto del Trc a Rimini

“La Regione si dice rispettosa delle regole e del diritto a giorni alterni e solo quando in ballo ci sono i propri interessi. Come sul caso del Trc visto che ha deciso di andare avanti, e in ogni caso non intervenire in nessun modo, nonostante l’impresa che dovrà realizzare la tratta tra Rimini e Riccione è oggetto di un’indagine dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione per un caso di appalti pilotati ad Expo”.

È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, dopo che l’assessore ai Trasporti Raffaele Donini ha risposto a una interrogazione presentata nelle scorse settimane che riguardava la regolarità dell’appalto relativo all’assegnazione dei lavori del Trc nel tratto Rimini-Riccione.

“Sicuramente un’indagine non equivale a una condanna ma affermare, come fa Donini nella sua risposta, che non esiste nessun problema che riguarda la condotta di Italiana Costruzioni è negare la realtà dei fatti – spiega la consigliera regionale – Visto che si parla di soldi pubblici, una montagna di soldi pubblici ci teniamo a precisare, dovrebbe sempre e comunque prevalere il principio di precauzione. Per questo avevamo chiesto, alla luce dell’indagine che la Procura di Firenze sta portando avanti per presunte tangenti per la realizzazione del Padiglione Italia ad Expo 2015, di sospendere i pagamenti e aspettare l’evolversi della situazione, ovviamente cerando di trovare i dovuti accorgimenti dal punto di vista occupazionale, per non far ricadere questa decisione, più che legittima a nostra avviso, esclusivamente sui lavoratori di quell’azienda”.

“Ipotesi che però – conclude la Sensoli –  per la Giunta è assolutamente da non prendere in considerazione almeno fino a provvedimenti definitivi da parte dell’Autorità Giudiziaria”.