TRC, Sensoli (M5S): “Chiarezza sui ritardi. Rischio che diventi cattedrale nel deserto è sempre più probabile”

“Purtroppo il rischio che la faraonica opera del TRC, così come abbiamo sempre sostenuto, finisca per essere una cattedrale nel deserto è sempre più probabile. Alla luce delle dichiarazioni dei vertici di PMR chiederemo un’audizione in Commissione sia dell’assessore Donini che del Comune di Rimini, oltre che dei vertici dell’azienda, per capire cosa fare per contenere i danni che questo inutile e costosissimo progetto provocherà a tutta la nostra costa”.

È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alle recenti dichiarazioni di Massimo Paganelli, presidente di Patrimonio Mobilità Rimini, durante l’assemblea dei soci riguardo al cronoprogramma per l’entrata in funzione del TRC.

“Noi lo diciamo da anni, e ieri lo ha detto anche PMR, annunciando che il TRC non entrerà sicuramente in funzione ad inizio del 2019. E visto che si pensa addirittura a come difendere dal degrado le neonate infrastrutture, non utilizzabili chissà per quanto tempo, il sospetto che il TRC non entrerà mai in funzione diventa più che un’ipotesi bizzarra. I costi del TRC sono di oltre 100 milioni di euro, durano ormai da vent’anni e non hanno prodotto nulla. Con gli stessi soldi si sarebbe risistemato perfettamente il sistema di TPL in tutta la Romagna, dove troviamo mezzi obsoleti per i servizi scolastici e pensiline inutilizzabili dalle persone con disabilità. D’altronde la nostra Giunta regionale è già abituata a disastri di questo genere come nel caso della pista ciclabile che dovrebbe sostituire la recentissima ferrovia fra Dogato e Portomaggiore a Ferrara, costruita in quasi vent’anni, senza elettrificazione e tenuta in esercizio nove mesi. Adesso però è arrivato il momento di dire basta. Per questo – conclude Raffaella Sensoli – abbiamo richiesto un’audizione urgente di tutti i soggetti in campo: assessore regionale, PMR e Comune di Rimini. Vogliamo chiarezza”.