Treni, Piccinini (M5S): “Caos generato da mancato coordinamento con Ministero. In Emilia-Romagna corse al 100% da più di un mese. Nostri pendolari non sono viaggiatori di serie B”

“Il caos generato sulla capienza dei treni è frutto di un mancato coordinamento tra le Regioni e i Ministeri dei Trasporti e della Salute. Caos che, tra l’altro, l’Emilia-Romagna sta sperimentando già da diverse settimane visto che Bonaccini è dal 26 giugno scorso che ha sacrificato le norme sul distanziamento per permettere a treni e autobus a lunga percorrenza di viaggiare al 100% della loro capienza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti con i treni, soprattutto per la Riviera, sempre stracolmi e dove i controlli sull’obbligo di indossare la mascherina sono difficili da attuare”.

È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al caso della revoca e reintroduzione delle norme sul distanziamento sociale a bordo dei treni dell’Alta Velocità e che ha provocato non poche polemiche negli ultimi giorni.

“Ci si accorge che la scelta di limitare i posti disponibili sia molto pericolosa in un momento delicato, dove i contagi sono purtroppo in risalita, solo quando si parla dell’Alta Velocità – aggiunge Silvia Piccinini – ma è sui treni regionali che si dovrebbe utilizzare più cautela perché è su questi mezzi che viaggiano ogni giorno migliaia e migliaia di pendolari. Quando il presidente Bonaccini annunciò la fine delle limitazioni alla capienza di treni e bus, chiedemmo subito un intervento sia sul fronte della pulizia delle carrozze che per quel che riguarda un raddoppio dei convogli messi a disposizione. A quanto ci risulta nulla di tutto questo è stato fatto dato che le immagini dei treni, da e per la nostra Riviera, parlano da sole con treni sempre molto affollati e passeggeri costretti a scendere nelle stazioni dove i controlli erano più severi. Adesso – conclude la capogruppo M5S – chiediamo che vi siano uguali tutele e garanzie di sicurezza, sia per chi viaggia con l’Alta Velocità sia per i pendolari che utilizzano i treni regionali, in modo da non creare viaggiatori di serie A e di serie B”.