Treni sovraffollati, Piccinini (M5S): “Garantire sicurezza ai pendolari. Servono più corse e carrozze aggiuntive negli orari di punta”

“Se si pensa di risolvere il problema del sovraffollamento dei nostri treni con l’introduzione di una semplice App che indichi la disponibilità o meno dei posti a bordo, siamo davvero sulla strada sbagliata. Il nostro unico obiettivo deve essere quello di garantire ai pendolari un servizio di trasporto efficiente, sicuro e confortevole. Obiettivo che, leggendo quanto sta già succedendo in queste prime settimane di ripartenza dall’emergenza Covid, ci sembra ancora troppo lontano dall’essere raggiunto”.

Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione alla Giunta dopo i primi casi di “sovraffollamento” dei treni che viaggiano sulle linee ferroviarie dell’Emilia-Romagna, in particolare dopo il caso dei 30 passeggeri fatti scendere dal treno che percorreva la linea Bologna-Ancona venerdì scorso.

Come dimostrato anche dall’indagine di Udicon ci sono ancora troppe criticità che riguardano le linee regionali, in particolare per quel che riguarda le condizioni di viaggio, la puntualità delle corse e la poca pulizia a bordo dei treni in particolare sulla Reggio-Guastalla, Ferrara-Codigoro e Ferrara-Suzzara – spiega Silvia Piccinini – Disagi cronici che in piena fase di ripartenza dall’emergenza Covid-19 si vanno a sommare a quelli del sovraffollamento delle carrozze dei treni a cui Trenitalia e Tper hanno annunciato nei giorni scorsi di voler far fronte con il rilascio di un’applicazione per informare gli utenti sulla presenza di troppi viaggiatori a bordo dei treni. Uno strumento utile ma che non risponde alle esigenze di chi deve necessariamente utilizzare i treni nelle ore di punta, come i pendolari. Serve in modo prioritario assicurare anche a chi viaggia in treno il distanziamento sociale e questo lo si può fare solo attraverso l’aumento dell’offerta, con nuove corse e nuovi treni soprattutto nelle ore di punta. La Regione deve farsi carico del problema e mettere in campo uno sforzo ulteriore rispetto a quanto fatto fino ad ora” conclude Silvia Piccinini.