Violenza sulle donne, Gibertoni (M5S): “Piano regionale ancora inesistente”

no-violenza-donne1Oltre un anno di ritardo per il piano regionale contro la violenza di genere. A rivelarlo è Giulia Gibertoni, capogruppo regionale del M5S, che ha presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta a cosa sia dovuto il ritardo di ben 397 giorni del piano regionale contro la violenza di genere che avrebbe dovuto essere presentato subito dopo l’ok alla legge sulla parità di genere avvenuto il 27 giugno del 2014.

“A più di un anno di distanza la Giunta non ha ancora presentato in Commissione il piano regionale che doveva essere realizzato entro 90 giorni dall’approvazione della legge – spiega Giulia Gibertoni – Anche se siamo la prima Regione ad aver affrontato un tema così delicato ed importante, la legge è di fatto svuotata di ogni operatività visto che manca il piano triennale che avrebbe dovuto indicare le linee di indirizzo di intervento. Così rischiamo di gettare in aria uno strumento importantissimo per combattere soprusi e violenze”.

Solo dall’inizio dell’anno sono stati 5 i casi di femicidio in Emilia-Romagna e ogni giorno le cronache dei giornali raccontano di discriminazioni e violenze. “Nel programma del presidente Bonaccini alla voce “Diritti e parità” si parlava di “piena attuazione della legge per la parità” ciò lasciava intendere che gli istituti presenti nella legge sarebbero stati attuati nei tempi previsti dalla legge stessa – aggiunge la capogruppo regionale del M5S – La mancata attuazione della legge è un chiaro segnale di poca attenzione della Giunta regionale e la rinuncia alla sfida alla lotta contro la violenza di genere nel solco delle più avanzate speranze dei Paesi europei e in attuazione della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Una sfida che contrariamente a come presentata nel programma del Presidente Bonaccini, nella realtà viene interpretata dalla giunta regionale con una visione dei diritti statica, immobile”.

Per questo Giulia Gibertoni nella sua interrogazione chiede alla Giunta “a che cosa sia dovuto il ritardo di più di oltre un anno della presentazione del piano regionale contro la violenza di genere oltre alla mancata attuazione dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, anche questa svanito nel nulla da oltre 365 giorni”.