Visita Comunisti cinesi in Regione, Sensoli e Bertani (M5S): “Trasparenza sui costi”

La Regione ha sostenuto dei costi per la visita dei rappresentati del Partito Comunista cinese di qualche giorno fa?”. È questa la domanda che i consiglieri regionale del M5S Raffaella Sensoli e Andrea Bertani hanno posto alla Giunta e contenuta in una interrogazione incentrata sull’incontro, avvenuto lo scorso 3 settembre, tra alcuni membri del Partito Comunista cinese ed esponenti del Partito Democratico, tra i quali c’erano anche consiglieri regionali.

“Oltre alla sede del PD di Bologna in via Rivani e alla Festa dell’Unità ci risulta che la rappresentanza dei politici cinesi sia stata ospitata anche qui in Regione – spiegano i due consiglieri – per questo vorremmo capire se questa visita abbia generato dei costi e chi se ne è dovuto far carico visto che, almeno a quanto si è saputo, si trattava di una visita incentrata soprattutto sui legami politici tra PD e Comunisti cinesi. Inoltre saremmo curiosi di sapere se questo incontro non abbia tratto origine dall’attività della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo”.

Ma non è solo l’aspetto economico del recente summit ad attirare l’attenzione dei consiglieri regionali del M5S, c’è anche un aspetto di opportunità politica che evidentemente il PD ha sottovalutato, se non addirittura ignorato.

“La Cina è un paese da decenni soggetto ad una durissima dittatura, nel quale, a fronte dell’assenza delle più elementari libertà e salvaguarda dei diritti umani, esistono solo per citarne alcune una gravissima e perdurante limitazione dei diritti sindacali, una imperante corruzione e una disattenzione totale riguardo alle  tematiche ambientali – concludono Raffaella Sensoli e Andrea Bertani – Per tutte queste ragioni ci chiediamo se l’aver coinvolto la Regione nella visita di queste persone non sia stato contro i principi dello Statuto dell’Emilia-Romagna”.