Vitalizi d’oro per gli ex consiglieri regionali 28/04/2015

Grazie, presidente. Abbiamo proposto questo emendamento per un aspetto che ci suscita particolare indignazione. Come ben sapete, riteniamo che il vitalizio sia un privilegio da abolire e ci proviamo di continuo e continueremo a provarci. Questo emendamento, però, insiste su un aspetto particolarmente odioso per noi, perché è nei dettagli che il diavolo nasconde la sua coda. Infatti sappiamo tutti che la legge regionale n. 42/1995 stabiliva che il calcolo del vitalizio fosse legato all’indennità dei consiglieri regionali e sappiamo che la Finanziaria del 2005 ridusse del 10 per cento l’indennità dei consiglieri comunali, dei sindaci e dei consiglieri regionali, quindi se si fosse applicata la legge n. 42/1995 anche il vitalizio sarebbe dovuto diminuire del 10 per cento. Però cosa successe nella legge di assestamento del 2006? Una candida manina dell’Ufficio di Presidenza presentò un emendamento che decise di aggiungere privilegio a privilegio, cioè congelò la base di calcolo del vitalizio. Praticamente la legge finanziaria n. 13 del luglio 2006, all’articolo 31 va a dire che il vitalizio viene calcolato non più su una base di calcolo collegata all’indennità quando questa cambia, ma all’indennità al 31.12.2005, e dice anche che il vitalizio non potrà più calare. Quindi abbiamo aggiunto un privilegio ad un privilegio e addirittura, siccome ci fate sempre la storia che non si possono fare leggi retroattive sul vitalizio, questa fu una legge retroattiva perché da luglio 2006 si andò indietro a gennaio 2006, recuperando una perdita di rendita di coloro che avevano il vitalizio. Quindi noi proponiamo da oggi di eliminare questo articolo 31, così facciamo in modo che di nuovo il vitalizio sia calcolato come era nella legge originale, cioè in base all’indennità dei consiglieri, che è passata dai famosi 8 mila e rotti euro ai 5 mila lordi, perché vogliamo eliminare privilegio su privilegio. Grazie.