“La Regione non può continuare a chiudere gli occhi sui ritardi nei pagamenti degli stipendi ai supplenti nelle nostre scuole. Bisogna che al più presto, a partire dalla Conferenza Stato-Regioni, si chieda il rispetto degli impegni presi. Quella che doveva essere una procedura più veloce per pagare i docenti si sta rivelando un’autentica beffa”. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del M5S, che hanno presentato una interrogazione alla Giunta sul caso dei mancati pagamenti degli stipendi ai docenti precari che stanno effettuando delle supplenze all’interno delle scuole della nostra regione. Interrogazione che è partita proprio dal caso della provincia di Forlì-Cesena dove l’incredibile ritardo ha interessato più di 350 docenti.
“Oggi il pagamento è in capo direttamente al Ministero, sulla base delle indicazioni delle singole scuole, mentre in passato erano queste ultime a provvedere, una volta acquisite le risorse necessarie dal Ministero – spiegano Giulia Gibertoni e Andrea Bertani – La procedura di erogazione era stata modificata proprio per evitare passaggi di fondi che avrebbero potuto allungare i tempi: insomma una modifica finalizzata a fare prima, che però non sta assolutamente producendo il risultato atteso perché per pagare chi lavora, oltre alle procedure, servono i soldi”. Nella presentazione della Buona Scuola il Governo ha lungamente insistito sulla certa riduzione delle supplenze, di certo si sono ridotti i fondi per pagarle”.
Per far fronte a questa emergenza che riguarda migliaia di docenti precari della regione, Giulia Gibertoni ed Andrea Bertani chiedono quindi alla Giunta di muoversi, “non trincerandosi dietro alla difesa ad oltranza di una riforma che sta provocando un danno molto serio a persone che hanno alle spalle anni di studi e percorsi di formazione e che oggi vengono mortificati da chi invece dovrebbe valorizzarli. Per questo – concludono – la Giunta richieda con forza al Governo, anche attraverso le sedi di confronto interregionali e Stato-Regioni, il rispetto degli impegni presi nei confronti del docenti. In ballo oltre ai diritti di queste persone c’è anche la qualità della didattica delle scuole regionali”.