“Il Comune di Bologna non può limitarsi ad inviare delle semplici lettere ai privati per chiedere la valutazione dello stato delle coperture in amianto dei propri edifici e poi far finta di niente. Visto che ci sono ben 1624 fabbricati, di cui 168 ubicati in aree sensibili, dove lo stato di conservazione dell’amianto potrebbe risultare pessimo, la verifica e relativa valutazione sarebbe dovuta avvenire già mesi fa. A questo punto chiediamo alla Regione di intervenire senza perdere altro tempo, e di segnalare all’autorità giudiziaria le inadempienze”.
È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, riguardo al caso del clamoroso flop del piano comunale di bonifica dall’amianto approvato nel 2016 a Bologna. “Su 1624 fabbricati sospetti, delle
Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla Regione di occuparsi del caso, sollecitando l’AUSL competente ad intervenire rapidamente e “informando l’autorità giudiziaria di queste gravi inadempienze e, nell’eventualità in cui il Comune non dovesse muoversi, di attivare i poteri sostitutivi previsti dalla legge a tutela della salute pubblica”.