“Il Governo ritenta il blitz sul gioco d’azzardo? Oggi nella conferenza unificata Stato-Regioni, al primo punto all’ordine del giorno c’è di nuovo l’intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali sui punti gioco. Il Governo tenta di nuovo di scalfire l’autonomia di Comuni e Regioni? Ci aspettiamo che l’Emilia-Romagna si opponga con tutta la propria forza a questa ipotesi visto che non meno di un mese fa l’Assemblea Legislativa ha dato un mandato chiaro al presidente Bonaccini. In Commissione, infatti, lo scorso 14 marzo è stata approvata una nostra risoluzione che impegnava Bonaccini a difendere l’autonomia decisionale di Comuni e Regioni su orari di apertura e distanze dei punti gioco. Sarebbe molto grave se questo mandato fosse ignorato”. È questa la denuncia di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.
“Bonaccini in veste di rappresentante della Regione Emilia-Romagna non rappresenta solo la sua parte politica ma tutte le componenti politiche che compongono l’Assemblea Legislativa che gli hanno dato un mandato ad agire in un senso chiaro e preciso da cui non si può discostare a meno che non abbandoni la rappresentanza della Regione, circostanza tra l’altro non prevista dall’Ordinamento. La bozza non è stata discussa pubblicamente con la miriade di associazioni che seguono il tema. La Regione difenda con i denti l’autonomia di Regioni e Comuni di combattere la piaga di Azzardopoli con regolamenti che limitino orari, vietino slot, vlt, centri scommessi nelle vicinanze di luoghi sensibili come scuole, edifici religiosi, ospedali come abbiamo faticosamente ottenuto in questi mesi proprio in Emilia-Romagna– continua Andrea Bertani – Una piaga sociale ed economica quella di Azzardopoli che colpisce oltre un milione di cittadini dipendenti da questa illusione del ‘tentar la sorte’ .
Una illusione che annualmente, ad esempio costa alle casse dell’erario oltre 4 miliardi di mancata Iva sui consumi con decine di miliardi di euro che anziché nel piccolo commercio, nei negozi, nell’economia reale finiscono nell’illusione del ‘tentar fortuna’ dove però chi vince sempre è il banco. Con la diffusione di massa di slot, vlt, giochi online e scommesse in questi ultimi quindici anni si sono solo alimentate illusioni ed aumentata la crisi economica del nostro Paese – conclude Bertani – inoltre anche il gioco cosiddetto legale fa fare ingenti affari alle mafie, come certificato dall’ultima relazione della Commissione bicamerale antimafia”.