“Anche se spetterà alla magistratura stabilire cosa sia successo ai bambini e alle famiglie di Bibbiano, crediamo che la Regione abbia l’obbligo di realizzare al più presto una riforma dei servizi per la tutela dei minori. Era una priorità un anno fa quando scoppiò lo scandalo, lo è ancora di più oggi. Non c’è più tempo da perdere”.
È quanto dichiarano Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, e la consigliera comunale Natascia Cersosimo, dopo la notizia dei 24 rinvii a giudizio legati all’inchiesta denominata “Angeli e demoni” sul sistema degli affidamenti all’interno dell’Unione della Val d’Enza.
“Non possiamo permetterci di aspettare la conclusione del processo che inizierà il prossimo ottobre per affrontare il tema della riforma del sistema assistenziale ai minori – spiegano Piccinini e Cersosimo – Crediamo che la Regione abbia già ad oggi un quadro molto chiaro della situazione, delle incongruenze e delle difficoltà presenti, visto il lavoro portato a termine proprio dalla Commissione d’inchiesta che si è svolta alla fine della scorsa legislatura. È necessario che si parta proprio da quell’esperienza per cercare di proporre una riforma dell’intero sistema. Sarebbe anche il modo migliore per smentire chi, ancora oggi, sostiene che quella Commissione non abbia svolto a pieno il proprio mandato. Ecco perché chiediamo che la Regione acceleri su questo tema. Giusto costituirsi parte civile nel processo che si aprirà in autunno ma ancora più fondamentale è fare di tutto perché situazioni terribili come quelle accadute a Bibbiano non si verifichino più” concludono le due esponenti del MoVimento 5 Stelle.