Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) con una una svolta decisiva a seguito dell’intervento del Governo.
Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, che in un’intervista al quotidiano Italia Oggi, ha sottolineato come i recenti stanziamenti abbiano eliminato ogni ostacolo alla conclusione delle trattative.
Secondo la leader sindacale, l’ulteriore sforzo economico del governo Meloni, finalizzato a dare un segnale concreto per l’aumento degli stipendi, ha modificato e non di poco scenario. Con l’annuncio dell’erogazione di una somma una tantum di 145 euro per docenti e personale ATA, non ci sono più giustificazioni: il CCNL scuola deve essere firmato senza ulteriori rinvii. L’intesa per il rinnovo del contratto nazionale interessa direttamente oltre 1,2 milioni di dipendenti del comparto istruzione e ricerca. Il pacchetto economico che deriva dalla contrattazione si compone di due elementi principali: Un aumento fisso medio di circa 160 euro lordi al mese nelle retribuzioni.
E poi la somma “una tantum di 145 euro”, promessa dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e introdotta per dare liquidità immediata. Fumarola ha sottolineato che questo pacchetto è il frutto di mesi di intenso impegno sindacale e costituisce una risposta tangibile e concreta alle richieste di maggiore dignità economica avanzate dal personale della scuola.
Secondo la leader Cisl, il raggiungimento di questi numeri segna un passo storico per la categoria. “Parliamo di un aumento complessivo che sfiora il 10% delle retribuzioni del comparto”.
Ma come spesso accade quando è solo un sindacato a “vincere”, non tutte le altre sigle condividono l’entusiasmo della Cisl. La posizione di Flc-Cgil è critica: il sindacato di lanfini parla infatti di un aumento reale del 5,78%, una cifra ritenuta ampiamente insufficiente a tutelare economicamente i lavoratori, i quali negli anni recenti hanno subito gli effetti di un’inflazione cumulata ben più alta, stimata intorno al 17%.
Ma la segretaria generale della Cisl fa spallucce e ha concluso l’intervista con un appello perentorio: “Il contratto va chiuso rapidamente”. Il rinnovo, atteso da oltre un anno, è fondamentale per garantire risorse certe e nuove tutele a tutti i lavoratori. Con la firma definitiva del CCNL, la scuola italiana potrà voltare pagina. Dopo lunghe attese, i docenti e il personale ATA avranno finalmente la certezza di ricevere gli aumenti promessi e le risorse necessarie per la valorizzazione del loro ruolo, elementi resi ormai inderogabili dal nuovo stanziamento governativo.
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