Caporalato in Romagna, Bertani (M5S): “Lavoratori pagati 3 euro per raccogliere la nostra frutta. Serve sforzo comune per far emergere il sommerso”

“Oggi abbiamo avuto la conferma che anche la Romagna è terra di caporalato e sfruttamento, con persone pagate 3 o 4 euro all’ora per raccogliere frutta nei nostri campi. Uno sfruttamento in piena regola che in Emilia-Romagna purtroppo resta ancora una realtà sommersa e poco conosciuta”.

È questo il commento di Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo l’audizione dei sindacati sul fenomeno del caporalato, soprattutto nelle provincie di Ravenna e Forlì-Cesena, che si è svolta oggi pomeriggio in Assemblea Legislativa, all’interno di una seduta congiunta delle commissioni Politiche economiche e Lavoro richiesta proprio dal capogruppo M5S nelle scorse settimane. “Ci troviamo davanti a una situazione di grande emergenza dove i lavoratori vengono sfruttati attraverso un sistema capillare che nega qualsiasi tipo di diritto – spiega Andrea Bertani – Dai dati che ci sono stati forniti oggi in Commissione dai sindacati, delle 30 mila persone coinvolte nel settore agricolo il 15-20% lavora completamente in nero e spesso è costretta a vive in condizioni precarie all’interno di roulotte e appartamenti fatiscenti o addirittura a pagare per essere messi in regola. Servono dunque degli strumenti reali ed efficaci per cercare di arginare questo fenomeno che, sempre secondo quanto hanno riferito le organizzazioni sindacali, non riguarda solo immigrati irregolari sul nostro territorio ma anche lavoratori stanziali e stagionali. Parallelamente su questo fronte forse sarebbe opportuno anche agire sul fronte delle aziende, rendendo pubblici i nomi di chi fa ricorso a questo tipo di lavoro e sfruttamento, in modo tale da far emergere finalmente con chiarezza un fenomeno che, altrimenti, – conclude Andrea Bertani – è destinato a restare sottotraccia per ancora moltissimo tempo”.