Corruzione Cispadana, Donini fa lo struzzo

“Continuare a considerare la Cispadana come un’opera strategica è ormai un insulto al buon senso. Inoltre l’assessore Donini, che si ostina a non prendere atto del legame profondo tra corruzione e grandi opere, si comporta esattamente come uno struzzo che, pur di non vedere quello che succede attorno a sé, nasconde la testa sotto la sabbia”.

È questo il commento di Giulia Gibertoni, capogruppo del M5S in Regione in seguito alla risposta che la Giunta ha fornito all’interrogazione che proponeva di fermare i lavori per Cispadana, E45 e Passante Nord di Bologna e dirottare i fondi stanziati per l’autostrada regionale sul rilancio del sistema ferroviario.

“La risposta di Donini è stata come un disco ascoltato mille volte – spiega Gibertoni – La Cispadana, secondo la Giunta, sarebbe un’opera di grande rilevanza strategica e sarebbe un grande danno per il territorio non farla. Noi, invece, ribadiamo che questa autostrada regionale, così come la E45 e il Passante Nord, è un’opera di grande irrilevanza, uno spreco di denaro pubblico e che non è assolutamente al servizio dei territori. Tesi che nel corso del tempo e anche all’interno della nostra interrogazione abbiamo spiegato bene, così come le ragioni che ci spingono a dire che rappresenta un danno incalcolabile per i cittadini. Donini, al contrario, non ha fatto nessun accenno ai grandi vantaggi che l’autostrada comporterebbe. Ci spieghi allora, caro assessore, quale sarebbe il danno nei confronti dei territori se si decidesse di non realizzarla”.

“Anche sulla dilagante corruzione che sembra essere un elemento fondante di queste opere, come dimostrano le tantissime indagini della magistratura – aggiunge la capogruppo M5S – Donini fa la parte dello struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia e sostenendo che non bisogna fermare le grandi opere ma solo la corruzione. Noi siamo convinti che ormai troppo spesso questi due aspetti siano la faccia della stessa medaglia e che quindi sia impossibile dividerli. Continuare a dichiararsi dalla parte dei pendolari, solo con vuoti slogan, non è più sufficiente. Bisogna passare ai fatti”.