“La Regione continua a prevedere opere per contrastare il dissesto idrogeologico che poi però restano desolatamente sulla carta per anni anche decine di anni, con effetti, così come abbiamo avuto modo di verificare in questi giorni, devastanti per il nostro territorio. Crediamo che sia arrivato il momento di finirla una volta per tutte con la politica degli annunci e di passare ai fatti: il controllo dell’officiosità dei manufatti, la manutenzione, la messa in sicurezza dei punti critici e l’adeguamento delle casse di espansione e dei nodi idraulici del Secchia a Modena, del Baganza, di Colorno, del Senio e del Reno aspettano da troppo tempo. Alla luce di quel che è successo in questi giorni ogni ulteriore ritardo è inaccettabile”. Andrea Bertani e Gianluca Sassi, consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, hanno presentato una risoluzione, prendendo spunto dalla lettera del sindaco di Parma di ieri e di tante altre segnalazioni giunte da amministratori locali e semplici comitati di cittadini nei mesi scorsi, sullo stato di avanzamento degli interventi contro il dissesto idrogeologico previsti dalla Regione.
“Solo nella delibera dello scorso 5 aprile le opera previste sono la bellezza di 273 tra quelli finanziati con fondi regionali o dello Stato. Tra queste ci sono la messa in sicurezza del nodo idraulico di Colorno, l’ampliamento delle casse di espansione di Secchia e Panaro, la realizzazione di quelle del torrente Senio – spiegano Bertani e Sassi – Non appare sensato continuare a nascondersi dietro i cambiamenti climatici o, ancora peggio, dietro le presunte calamità naturali, quando ormai la frequenza ed il ripetersi di simili eventi fa assumere loro la caratteristica di circostanze ricorrenti con continuità, e soprattutto quando interventi strutturali come quelli citati restano sulla carta per anni senza mai essere attuati”. Per questo nella loro risoluzione i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle chiedono alla Giunta di completare al più presto tutte le opere previste per la difesa idrogeologica, ad agire in stretto rapporto con le comunità locali e a informare con cadenza semestrale l’Assemblea Legislativa sullo stato di avanzamento delle opere e sugli andamenti dei finanziamenti.