Oggi ho presentato una richiesta di informativa urgente per l’assessore regionale all’Ambiente dopo i gravi disagi degli ultimi giorni che hanno riguardato i fiumi emiliano-romagnoli e i gravissimi danni registrati tra Bologna e Modena: credo che l’assessore Gazzolo, prima di ampliare le discariche, abbia il dovere di spiegare, se riesce, quello che purtroppo ancora una volta non ha funzionato nella gestione dei nostri fiumi. Ancora una volta. Le immagini dell’acqua che ha nuovamente invaso le case dei cittadini, sepolto i campi e messo a repentaglio decine di vite ci indigna e rischia pure di sembrarci la ‘normalità’ in questa regione. Assurdo!
Solo qualche settimana fa l’inchiesta sull’alluvione di Modena ha lasciato tutti con l’amaro in bocca visto che non si sono potute accertare responsabilità univoche sulle cause di quel disastro. Credo che però, al di là dei risvolti penali, la politica abbia delle responsabilità ben precise, soprattutto un certo tipo di politica.
Quella che non sa prevenire, che non sa tutelare, che vive sul filo dell’emergenza sperando che vada bene, nei fatti è politica che ignora le vere esigenze dei territori che amministra.
Perché AIPO e gli enti territoriali responsabili delle reti fluviali – che a mio avviso andrebbero commissariati – si rivelano così spesso inefficaci, e questo avviene sulla pelle dei cittadini? A quali livelli di subsidenza è arrivato il nostro territorio regionale?
Oltre a dire che si monitora, come mai la manutenzione e la prevenzione sembrano sempre carenti?
L’assessore ci spieghi tutto. Nel 2014 dopo l’alluvione di Modena si era detto che non avremmo assistito mai più a scene come quelle e invece ne abbiamo viste da stancarci. Stavolta però le responsabilità devono essere chiare.