L’AUSL di Modena ha oscurato il sito del Movimento 5 Stelle rendendolo inaccessibile ai propri dipendenti che volessero collegarsi dalle proprie postazioni di lavoro. Una censura bella e buona visto che i siti di tutte le altre forze politiche, dal PD alla Lega Nord, sono invece tranquillamente visibili”. È questa la denuncia di Giulia Gibertoni che, dopo aver ricevuto una segnalazione sull’incredibile caso di censura “selettiva” da parte dell’AUSL di Modena, ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere di avviare chiarimenti sul caso.
“Limitare la navigazione su internet ai propri dipendenti è una prassi di molte aziende, sia pubbliche che private, e che spesso serve per evitare distrazioni, perdite di tempo o l’utilizzo per fini privati, ed è quindi assolutamente legittima e comprensibile – spiega Giulia Gibertoni – Quando invece questo limite riguarda però solo una forza politica, in particolare il Movimento 5 Stelle, crediamo che questa regola si trasformi in censura vera e propria. Come alcuni dipendenti ci hanno segnalato, inviandoci anche le immagini del blocco, l’AUSL di Modena ha reso inaccessibile il sito Movimento5stelle.it ai propri dipendenti, lasciando però raggiungibili tutti quelli delle altre forze politiche. Ma c’è di più: per poter rimuovere questo divieto d’accesso i dipendenti dovrebbero fare un’apposita richiesta al servizio informatico dell’AUSL che, a quel punto, si troverebbe a conoscere l’orientamento politico del dipendente. Un particolare, a nostro avviso, molto grave e che potrebbe aprire degli scenari non legittimi”.
Dubbi che Giulia Gibertoni ha messo nero su bianco in una interrogazione presentata alla Giunta per chiedere che la Regione inviti l’AUSL di Modena a rimuovere al più presto il blocco verso il portale del Movimento 5 Stelle oppure a spiegare la motivazione della normale accessibilità degli altri siti, senza mettere in nessun caso in pericolo il diritto alla privacy dei propri dipendenti.