“Un articolo di legge pensato per sedare le proteste dei territori contro permessi di ricerca e coltivazione. La Regione elemosinerà qualche spicciolo in più ai Comuni che diranno sì a nuove trivelle, alla faccia dell’innovativa politica energetica del PD sbandierata da Bonaccini e soci in Emilia-Romagna”.
È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’approvazione della legge comunitaria all’interno della quale è contenuto un articolo che “aumenta” le royalties ai Comuni che diranno sì a nuovi permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi attraverso la rinuncia da parte della Regione agli indennizzi pagati dai trivellatori.
“Con questa norma, imboscata nel calderone onnicomprensivo della legge comunitaria, la Regione cerca di comprare con qualche spicciolo le amministrazioni comunali che ospiteranno nuove trivelle – spiega Andrea Bertani – Un metodo doppiamente subdolo perché innanzitutto si parla di cifre realmente irrisorie, che per alcuni Comuni sono di 500 euro all’anno che nella migliore delle ipotesi verranno raddoppiate, e poi perché si esclude da questa sorta di ricompensa le realtà che già oggi ospitano le concessioni. Una disparità di trattamento a cui avevamo provato a porre rimedio proponendo di applicare la norma anche a quei territori che già oggi hanno coltivazioni ma che il PD ha bocciato, confermando così che il suo unico obiettivo è quello di far crescere il numero di trivelle, non certo di tutelare cittadini e territori. Questa è l’innovativa politica energetica del PD in Emilia-Romagna – conclude Andrea Bertani – Sulla carta dice di voler andare verso le risorse rinnovabili e abbandonare progressivamente quelle fossili, come scritto nel Piano energetico regionale, ma poi però negli atti concreti vuole convincere a tutti i costi i Comuni a trasformarsi in una groviera a suon di mance e qualche spicciolo in più”.