Linea Reggio-Guastalla, Piccinini (M5S): “Un treno soppresso ogni due giorni. I lavori di miglioramento non possono più aspettare”

Un treno soppresso ogni due giorni, corse che in alcuni casi accumulano ritardi fino a 50 minuti, centinaia di segnalazioni su bagni rotti o inutilizzabili. E poi sporcizia sui sedili, monitor delle carrozze che segnavano costantemente l’ora sbagliata. È questa la desolante fotografia della linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla scattata attraverso i dati del monitoraggio della linea effettuato dalla Regione Emilia-Romagna e chiesti dalla capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle Silvia Piccinini che sul caso aveva presentato nelle scorse settimane, oltre che un’interrogazione, anche un accesso agli atti.

“I numeri confermano ciò che i pendolari che quotidianamente viaggiano sulla Reggio-Guastalla sostengono da tempo, ovvero che si tratti di una delle linee peggiori di tutta l’Emilia-Romagna – spiega Silvia Piccinini – È da tempo che chiediamo alla Regione un intervento risolutivo ma in questi anni si è sempre giocato allo scaricabarile, rimandando sempre più in avanti le date per la conclusione dei miglioramenti tanto attesi. L’ultimo in ordine di tempo sostiene che la gara per l’aggiudicazione dei lavori di elettrificazione della tratta dovrebbe concludersi a febbraio 2019 con inizio vero e proprio dei lavori in primavera per finire il tutto entro l’anno. Una previsione a dir poco irrealistica se si considerano i tempi necessari per l’installazione di una o più sottostazioni che assicurino la possibilità di utilizzare la linea a trazione elettrica anche per i treni merci. Intanto per i passeggeri le cose vanno veramente male, se si pensa che fino ad oggi questa linea, nei fatti, è stata abbandonata a se stessa, costringendo i pendolari a subire disagi inaccettabili”.

Anche i dati sui primi nove mesi del 2018 forniti dal report regionale sulla linea ferroviaria, infatti, confermano che le criticità che riguardano la Reggio-Guastalla sono moltissime. Dal 1° gennaio al 30 settembre 2018 sono stati ben 151 le corse soppresse con una media un treno soppresso quasi ogni due giorni. Anche i dati sulla puntualità non sono incoraggianti con i mesi di maggio e di settembre dove solo poco più di una corsa su due è arrivata in orario (40% in ritardo). Poi ci sono le tante criticità riscontrate a bordo dei treni, quelle che il report cataloga come “non conformità”: si va dai bagni inutilizzabili, alla sporcizia presente sui sedili dei passeggeri, fino agli orari dei monitor dei convogli che segnano l’ora sbagliata con differenze anche di due ore. “Una situazione – conclude Silvia Piccinini – che disincentiva l’uso del treno e dei mezzi pubblici, proprio quando i dati confermano che la nostra regione è, come tutta la Valpadana, una delle aree più inquinate d’Europa”.