Stop alle sanzioni per chi non oblitera il proprio titolo di viaggio a ogni cambio di bus, divieto assoluto di pubblicità per l’apertura di nuove sale slot, una lista unica per gli interventi chirurgici e l’abolizione definitiva della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo con il relativo sposamento di risorse a favore delle piccole imprese. Sono queste alcune delle proposte che il Movimento 5 Stelle ha presentato questo pomeriggio in aula durante la discussione della manovra di bilancio per il 2017. Una serie di emendamenti che riguardano diverse aree tematiche (dalla sanità al taglio dei costi della politica, passando per i trasporti e la lotta all’azzardopatia) che hanno come obiettivo comune quello di cercare di introdurre fin da subito delle integrazioni importanti all’azione di governo di Giunta e maggioranza per il prossimo anno.
TRASPORTI
Alcuni degli emendamenti presentati in aula dal Movimento 5 Stelle riguardano il tema della mobilità. In particolare si chiede di abolire la sanzione per la mancata obliterazione dei titoli di viaggio ad ogni cambio dei bus che tanto sta facendo discutere ma che la Regione si ostina a tenere ancora in vita. “Si tratta di una sanzione inutile e antieconomica così come hanno anche sottolineato anche alcune aziende locali di mobilità – spiega il capogruppo Gianluca Sassi – Serve eliminarla per non creare ulteriori danni e disagi a chi ogni giorno sceglie responsabilmente di viaggiare su un mezzo pubblico lasciando in garage la propria auto”. Accanto a questa proposta il Movimento 5 Stelle chiede anche l’eliminazione del rimborso forfettario corrisposto al Presidente dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale (circa 600 euro al mese) che la Giunta vuole introdurre a partire dal 2017, oltre che il divieto di accesso di auto e altre veicoli motorizzati all’interno della rete escursionistica dell’Emilia-Romagna.
SANITÀ
Diverse anche le proposte che riguardano l’ambito sanitario. Si va dall’obbligo da parte delle aziende sanitarie e delle strutture pubbliche e private a pubblicare sui relativi siti internet i tempi di attesa per l’erogazione di visite ed esami, alla nascita di una Commissione conciliativa per le controversie sanitaria fino al blocco dei ricoveri in libera professione all’interno delle strutture pubbliche o convenzionate in caso di sforamento dei tempi di attesa per i ricoveri. “Quello che vogliamo introdurre è anche una lista unica degli interventi chirurgici tra quelli effettuati in libera professione e quelli che seguono i canali istituzionali – spiega la consigliera Raffaella Sensoli – già presente da anni in altre regioni e che permetterebbe di regolamentare in modo più trasparente le liste di attesa per effettuare gli interventi entro i termini previsti per legge. Solo in questo modo si riuscirebbe ad evitare l’odiosa suddivisione tra cittadini di serie A e di serie B quando si parla di sanità e di liste di attesa”.
LOTTA GIOCO D’AZZARDO
Un altro dei punti cardine delle proposte del M5S per il bilancio 2017 è rappresentato dalla lotta all’azzardopatia con l’introduzione del divieto assoluto di pubblicità per l’apertura di nuove sale scommesse o l’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo come le slot machine. “Quello che proponiamo è che venga fatta una pubblicità consapevole che metta in rilievo che le eventuali vincite sono una probabilità e non un episodio frequente, e che soprattutto eviti l’euforia della vittoria – specifica Andrea Bertani – In più riproponiamo la misura dell’abbattimento dell’aliquota IRAP per chi decide di dismettere le slot machine dalle proprie attività”. Presentato anche un emendamento che vieta l’utilizzo di ticket redemption, ovvero quei tagliandi rilasciati da giochi che possono essere utilizzati anche dai minori di 18 anni e che danno diritto a un premio non in denaro che, soprattutto nei bambini, può generare atteggiamenti compulsivi.
TAGLIO COSTI DELLA POLITICA
Anche sul versante del taglio dei costi della politica il Movimento 5 Stelle ha presentato diverse proposte: le più importanti riguardano l’abolizione della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo con un emendamento proposto da Giulia Gibertoni che chiede di destinare i soldi risparmianti da questo intervento “al finanziamento di altri progetti, primo tra tutti il fondo per il microcredito regionale che ormai quasi due anni fa tutta l’Assemblea chiese di varare ma che ad oggi non ha ricevuto nessuna copertura finanziaria nonostante le nostre continue richieste”. A questa proposta si sommano quelle che riguardano i vitalizi: adeguamento del vitalizio all’indennità attuale dei consiglieri regionali, innalzamento dell’età per godere del vitalizio, divieto di cumulo, passaggio al sistema contributivo e obbligo di trasparenza nel pubblicare i nomi di chi ogni mese riceve l’assegno con relative cifre, che si somma a un ordine del giorno presentato dalla consigliera Silvia Piccinini proprio sull’obbligo di rendere consultabili le banche dati informative regionali. “L’attendismo e la paura da parte del PD nel voler riformare i vitalizi ci stanno costando migliaia di euro ogni mese – spiega Andrea Bertani – Tutte queste proposte le avevamo già presentata nel nostro progetto di legge depositato ormai un anno fa ma ad oggi, nonostante le promesse e i titoli sui giornali, nessuno ha fatto niente”.