Un’occasione persa per mettere nero su bianco impegni precisi: è questo il giudizio complessivo sulla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (NADEFR) approvato oggi dall’Assemblea Legislativa. “Si doveva e si poteva fare di più soprattutto su alcuni temi di grande importanza che hanno ricadute reali sulla vita dei cittadini – spiega la capogruppo regionale M5S Silvia Piccinini – Uno tra questi è sicuramente quello della richiesta di prevedere parcheggi gratuiti nei dintorni di ospedali e case della salute per il personale sanitario e per i pazienti. Una ‘tassa sul dolore’ occulta e ingiusta che il MoVimento 5 Stelle chiede di azzerare dal 2016 ma sulla quale ancora oggi non si fa abbastanza. Per questo avevamo presentato un emendamento al NADEFR che fissava un impegno preciso e definitivo per prevedere la totale gratuità dei parcheggi negli ospedali. Emendamento che la maggioranza però ha bocciato, per approvare invece un ordine del giorno presentato dalla Lega troppo generico e che rischia quindi di restare per anni sulla carta e non risolvere nell’immediato un problema reale”.
Respinto anche un altro emendamento presentato dal MoVimento 5 Stelle che chiedeva un impegno della Regione a schierarsi per ribadire il no all’adesione del MES (il meccanismo europeo di stabilità) ritornato ultimamente di grande attualità con l’aggravarsi della crisi energetica. “Crediamo che non si possano ignorare i rischi contenuti nel MES e che il MoVimento 5 Stelle ha sempre cercato di evidenziare – aggiunge Silvia Piccinini – Per questo avevamo chiesto alla Regione di escludere il ricorso a questo strumento che, se utilizzato, metterebbe in pericolo sia la coesione sia la stessa condivisione democratica della governance finanziaria del nostro Paese con ripercussioni devastanti anche per l’Emilia-Romagna. Una preoccupazione evidentemente non condivisa dal PD, dai Verdi e anche dalla Lega che è andata addirittura contro la posizione nazionale votando a favore del ricorso al MES”.
Infine, bocciato anche un ordine del giorno che chiedeva la costituzione delle cosiddette “Assemblee dei cittadini” da attivare all’interno dei processi partecipativi sui temi della transizione energetica e sul contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici. “Come ha dimostrato la grande attenzione che sta ottenendo la legge sulle comunità energetiche, di cui sono stata relatrice e il cui bando è uscito qualche giorno fa, questi temi meritano di avere la massima condivisione e diffusione tra i cittadini, prevedendo una loro partecipazione attiva e costante. Proposta che però la maggioranza ha respinto non sfruttando così una nuova occasione per poter dare voce e coinvolgere direttamente i cittadini nei processi decisionali che in questo modo rischiano di essere esclusi da decisioni però che impattano direttamente sulle loro vite” conclude Silvia Piccinini.