“Le modifiche al reddito di solidarietà approvate oggi dell’Assemblea Legislativa, anche se non attuano ancora quel reddito di cittadinanza che il MoVimento 5 Stelle da sempre propone e sostiene, sono sicuramente un passo in avanti nel migliorare l’attuale legge regionale. Miglioramenti a cui abbiamo contribuito in modo determinante con il nostro lavoro, sia in Commissione che in aula, e che ci hanno spinto quindi a votare favorevolmente”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del M5S dopo che oggi pomeriggio l’aula ha approvato le modifiche al reddito di solidarietà. “Di certo non è il provvedimento che avremmo attuato noi e che per primi abbiamo presentato pochi mesi dopo l’inizio di questa legislatura, ma la direzione ci sembra essere quella giusta – spiega la capogruppo del MoVimento 5 Stelle – Avevamo sottolineato in più di un’occasione come il RES, a nostro avviso, fosse un punto di partenza e che poteva (e doveva) essere migliorato. Ecco perché siamo soddisfatti del fatto che oggi nel nuovo testo di legge siano state accolte alcune delle nostre proposte e indicazioni, come per esempio l’innalzamento della soglia ISEE (da 3000 a 6000 euro), la possibilità da parte dei Comuni di implementare i sostegni economici, l’aumento della platea dei beneficiari e l’implementazione dei servizi per le politiche attive sul lavoro. Certo i nodi da sciogliere restano ancora tanti, a cominciare da quello fondamentale del raggiungimento di quella soglia di povertà che per noi rappresenta il punto di partenza per dare un sostegno economico concreto e tangibile, oltre a un’autentica riforma dei Centri per l’impiego che proprio oggi il premier Conte ha messo in cima all’agenda di governo, e che noi avevamo messo nero su bianco in un ordine del giorno che è stato però bocciato. Proprio a questo proposito troviamo francamente surreali le polemiche portate avanti dal PD che ha cercato di strumentalizzare un provvedimento che chiedeva semplicemente di attuare a livello nazionale un autentico reddito di cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle è stato coerente con se stesso votando a favore del nuovo RES perché lo reputa un miglioramento della condizione dei cittadini. Da quello che è emerso oggi dall’aula, al contrario, appare chiaro che il PD non faccia altro che sperare che il reddito di cittadinanza non venga mai varato. Un’incoerenza che continua nonostante le dichiarazioni di facciata”.