“L’accoglimento del nostro emendamento per quel che riguarda la salvaguardia dell’ospedale di Novafeltria è un primo passo per ampliare la partecipazione dei cittadini al futuro del sistema sanitario regionale e locale. Adesso speriamo che questo impegno non resti solo sulla carta e che la Giunta tenga fede alle sue promesse”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliere regionale del M5S, dopo il voto dell’aula sulle risoluzioni che impegnavano la giunta a salvaguardare l’ospedale di Novafeltria e Santarcangelo e che hanno visto un emendamento al testo presentato dal PD, a firma dalla consigliera, approvato all’unanimità dall’Assemblea. “In questo modo crediamo di essere riusciti a mettere una pezza importante al testo lacunoso presentato dalla maggioranza – spiega la consigliera Sensoli – e quindi a garantire una reale partecipazione dei cittadini. D’altronde che il PD non avesse particolare sensibilità nei confronti dei territori era parso a tutti chiaro quando questa mattina la nostra richiesta di anticipare la discussione, per rispetto dei comitati cittadini che avevano percorso 150 km per assistere all’Assemblea Legislativa, è stata rimandata al mittente. Un fatto inqualificabile compensato in parte dall’accoglimento del nostro emendamento”.
“La maggioranza ha completamente ignorato il documento presentato dal Consiglio dell’Unione dei Comuni – ha spiegato in aula la consigliera – Si parla di miglioramento delle prestazioni, di capillarità dei servizi, di salvaguardia dei territori e delle popolazioni residenti e rassicurandoci citando la nomina del nuovo direttore Tonini. Più che nuovo lo definirei un usato-garantito, ma solo per il PD. Un po’ meno per i cittadini della Valmarecchia, dato che non è stato fatto nulla per il Sacra Famiglia, come ad esempio impedire la riduzione della reperibilità chirurgica, il declassamento a day surgery del reparto di chirurgia e la chiusura dell’ambulatorio analisi almeno fino a pubblicazione di un piano preciso di riorganizzazione territoriale. Ristrutturare i locali del pronto soccorso per poi ridurre i servizi a supporto equivale a spendere soldi per una scatola senza contenuti. Ci chiediamo quindi secondo quali presupposti dovremmo essere rasserenati da questa nomina”.
“Nella risoluzione del PD s’impegna la Giunta ad una disamina puntuale ed approfondita, e a scelte programmatiche consapevoli. In poche parole ci hanno detto che finora non vi sono state né la prima né le seconde – ha aggiunto Raffaella Sensoli – Tutto ciò comunque senza specificare, per l’ennesima volta, quali siano le intenzioni nei fatti, per loro stessa ammissione, dato che nell’atto presentato quest’oggi leggiamo che la riorganizzazione ospedaliera è ancora tutta da scrivere. Nella nostra risoluzione e nel nostro emendamento abbiamo chiesto azioni che arrivano direttamente dal processo partecipativo del territorio. E per territorio non intendo la conferenza dei sindaci che purtroppo troppe volte si dimostrano solamente esecutori di volontà politiche calate dall’alto, ma dai cittadini stessi della Valle”.