Per evitare il pagamento IMU 2025, presta bene attenzione dal momento che basta una semplice autocertificazione. Andiamo a vedere tutto quello che c’è da sapere a proposito di questa esenzione che può essere una vera e propria manna dal cielo.
Dal punto di vista economico e finanziario la situazione è a dir poco complicata e delicata, dal momento che ci sono vari fattori che creano dei problemi da questo punto di vista. Proprio per questo motivo, ogni spesa extra può avere un effetto sulle finanze delle persone davvero di primo piano. Soprattutto per quanto riguarda le varie tasse e le imposte da pagare. Ed uno dei più grandi spauracchi in senso assoluto è rappresentato senza ombra di dubbio dall’IMU, vale a dire l’imposta da pagare per le case diverse dalla prima.
Proprio dal momento che si tratta di un qualcosa che ha un impatto notevole sulle finanze delle famiglie, andiamo a vedere da questo punto di vista qual è il documento che ci può salvare. Basta, infatti, a determinate condizioni che adesso andremo ad illustrare, presentare una autodichiarazione e si potrà ottenere una esenzione del pagamento dell’IMU per il 2025. Essendo un tema tanto delicato, andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta e che cosa bisogna sapere da questo punto di vista.
Riuscire a non pagare le tasse, ovviamente, può essere una vera e propria manna dal cielo, ma ovviamente ci sono dei paletti da rispettare e che vengono fissati direttamente dall’autorità statale. In tal senso, si può ottenere l’esenzione dal pagamento IMU 2025 grazie ad una autodichiarazione. Di che cosa si tratta? E’ un qualcosa di molto semplice ed intuitivo. Il pagamento dell’IMU può essere evitato o ridotto in maniera significativa per alcune categorie di proprietari di seconde case nel momento in cui possono autocertificare che l’immobile in questione è “inagibile” o “inabitabile“.
Qual sono i motivi che possono rendere quella casa inagibile? Devono essere, ovviamente, dei motivi oggettivi, quali lavori, disastri o condizioni di degrado particolarmente gravi che rendono la casa inutilizzabile, per l’appunto. A fare da riferimento è una sentenza della Cassazione, che spiega che è sufficiente presentare un’autocertificazione sostitutiva, in base al DPR 445/2000, in cui il proprietario attesta l’impossibilità di utilizzare l’immobile in questione per tutto il lasso di tempo in cui si presentano tali condizioni, senza che si renda necessaria di una perizia tecnica comunale.
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