Ai fini della pensione e del riconoscimento del caregiver tramite la legge 104, c’è da dire che non sempre la residenza è vincolante. Andiamo a vedere in tal senso tutti i dettagli a riguardo e che cosa è importante sapere.
Il tema che riguarda da vicino le pensioni è da sempre molto delicato e complicato da affrontare, dal momento che sono tante le implicazioni da dover mettere in conto. A partire dal fatto che le risorse a disposizione dello Stato non sono adeguate per mettere in conto un aumento degli importi percepiti e permettere loro di fronteggiare il rincaro dei prezzi. Proprio per questo motivo, l’insoddisfazione da questo punto di vista aumenta sempre di più. Uno dei temi più caldi da questo punto di vista è sicuramente quello relativo all’assistenza da dare agli anziani.

Proprio dal momento che gli importi non sono adeguati a lasciare margine di azione alle famiglie, è lo stato che interviene mettendo a disposizione di coloro che si prendono cura dei pensionati la cosiddetta APE Sociale. Essa è riconosciuta, infatti, anche ai caregiver ma a riguardo non c’è sufficiente chiarezza. Sono in molti, infatti, a chiedersi come funziona a proposito del vincolo di convivenza. Non sempre si tratta di un qualcosa di vincolante e, proprio al fine di fare chiarezza, andiamo a vedere come stanno realmente le cose.
Pensione ed APE Sociale per i caregiver: come stanno le cose
Per poter accedere all’APE Sociale come caregiver, serve che l’interessato assista in maniera continuativa il coniuge o il familiare che si trova in una posizione di disabilità grave (ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n. 104/1992) da almeno sei mesi continuativi, alla data di presentazione della domanda. C’è, però, una condizione imprescindibile: la convivenza tra il caregiver e la persona che ha bisogno di assistenza. A determinate condizioni che adesso andremo a vedere.

A riguardo l’INPS ha specificato che è sufficiente la residenza nello stesso stabile ed al medesimo numero civico, anche se non necessariamente nello stesso interno e nel medesimo appartamento. Il titolare dell’APE Sociale può cambiare la residenza dopo il riconoscimento della Legge 104, dal momento che la medesima residenza non deve essere necessariamente continuativa.
Inoltre, la residenza nello stesso stabile del disabile può essere anche temporanea. Quest’ultima può essere provata anche tramite iscrizione presso l’Anagrafe dei residenti temporanei e questo ti darà la possibilità di non andare a modificare la residenza abituale e solita. Insomma, è importante tenere a mente tutti questi aspetti per avere chiaro il quadro della situazione davanti a sé.