“La condanna di Giuseppe Caruso, ex presidente del consiglio comunale di Piacenza ed esponente di spicco di Fratelli d’Italia, dimostra come certi partiti non siano in grado di mettere al primo posto il rispetto della legalità quando selezionano i propri candidati. Il partito della Meloni adesso dovrebbe chiedere scusa a tutti i piacentini per aver messo a capo di un’istituzione così importante un personaggio condannato per ‘ndrangheta”.
È il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla condanna dell’ex presidente del Consiglio comunale di Piacenza, Giuseppe Caruso, a 20 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, truffa aggravata ed estorsione. “Quanto successo a Piacenza e accertato dai magistrati dimostra come la criminalità organizzata, nonostante quanto fatto emergere grazie al processo Aemilia, cerchi con ancora più forza di infiltrarsi all’interno delle nostre istituzioni e nel mondo della politica. Per questo – conclude Silvia Piccinini – servono solidi anticorpi anche all’interno dei partiti quando si scelgono i candidati. Particolarità che evidentemente deve essere sfuggita a quello guidato da Giorgia Meloni”.