“Spendere più di un milione di euro per restaurare un edificio senza sapere esattamente cosa farne ci sembra uno spreco bello e buono. Il Comune, prima di spendere un solo euro, dovrebbe almeno spiegare cosa intende farne dell’ex Macello di Novellara”. Gian Luca Sassi, consigliere regionale del M5S, ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere spiegazioni sul progetto di recupero dell’ex Macello di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, un vasto edificio di epoca ottocentesca per il quale è stato messo a bilancio dall’amministrazione comunale più di 1 milione di euro, soldi pagati con fondi regionali destinati a opere pubbliche e beni culturali.
Una spesa che, secondo l’esponente del M5S, non sarebbe adeguatamente supportata da un progetto specifico di riqualificazione da parte del Comune, come ha più volte ammesso l’amministrazione del paese reggiano. “Attorno allo storico edificio di via Mascagni ruota un evidente paradosso – spiega il consigliere Sassi – visto che sono stati messi a bilancio e affidati dei lavori che non si sa bene a che cosa porteranno. Il Comune non sa ancora se venderà lo stabile, se lo trasformerà in una sede culturale o altro. Zero assoluto, non c’è un’idea, un progetto degno di nota che il Comune abbia proposto in questi anni. Di certo c’è solo quel 1.087.500 euro di soldi pubblici messi a bilancio senza battere ciglio. E pensare che un normale cittadino, quando deve ristrutturare la sua casa danneggiata dal sisma, è obbligato a seguire regole che qui non sono state nemmeno lontanamente abbozzate”.
Nella sua interrogazione il consigliere regionale del M5S, oltre a chiedere alla Giunta se ritenga corretto l’investimento nella riqualificazione dell’ex Macello senza una vera ipotesi di futuro utilizzo, solleva degli interrogativi anche sull’ammontare complessivo della spesa, giudicata troppo elevata per gli interventi di ripristino dichiarati nel progetto. “Oltre a considerare prioritari altri interventi, come per esempio alla scuola di musica in zona stazione, pensiamo che la spesa per l’ex Macello sia abbondantemente sovrastimata rispetto all’intervento necessario per il recupero dello stabile – conclude Sassi – Ecco perché ci aspettiamo che la Giunta dia un quadro preciso delle spese previste e i tempi d’attuazione. Vogliamo essere certi che questi soldi, in un periodo dove ce ne sono sempre di meno, siano spesi per una reale necessità”.