Reddito di solidarietà: una legge inefficace che va riscritta

I nove milioni di euro non utilizzati nel 2017 per il reddito di solidarietà sono la dimostrazione, come abbiamo sempre sostenuto, che il provvedimento voluto da Giunta e PD non è per niente efficace perché è stato pensato male senza guardare la realtà. Per questo ribadiamo la nostra richiesta di ripensare questo strumento e avvicinarlo il più possibile al nostro reddito di cittadinanza”.

È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla variazione di bilancio di 16,5 milioni di euro votata questa mattina in Assemblea Legislativa e che ha visto lo spostamento di 9 milioni, inizialmente previsti per l’attuazione del reddito di solidarietà, nel fondo per la non autosufficienza.

“Già un anno fa, quando questa legge fu approvata, avevamo detto che i tanti paletti che sono presenti per poter accedere a questo contributo avrebbero limitato l’efficacia del provvedimento tanto da non riuscire a spendere nemmeno quei pochi soldi individuati – spiega Andrea Bertani – Circostanza che si è puntualmente verificata. Ecco perché questa legge a nostro avviso va ripensata e al più presto, intervenendo su alcune evidenti criticità. In primo luogo quello relativo alla platea dei beneficiari: la soglia di 3mila euro di reddito ISEE taglia il numero di chi potrà ricevere il contributo. Per questo avevamo proposto di innalzare la soglia ISEE portandola a 6mila euro. Oggi 6.000 domande, pari allo 0,13% della popolazione residente mettono in difficoltà la macchina dei servizi.  Una quota bassissima, di gran lunga inferiore alla percentuale di famiglie povere presenti sul territorio. E questi 9 milioni di euro che oggi PD e Giunta spostano perché non utilizzati devono essere assolutamente recuperati nel prossimo bilancio”.