Sconti sull’aliquota IRAP per chi decide di non installare nel proprio locale le slot machine, aiuti economici a chi intraprende un percorso di cura per uscire dallamalattia del gioco, il divieto di aprire una sala scommesse a meno di un km da luoghi sensibili come scuole, parchi pubblici, ospedali e stabilimenti balneari. Sono queste alcune delle novità introdotte dal progetto di legge contro il gioco d’azzardo messo a punto dal gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle e presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i consiglieri regionali Andrea Bertani e Silvia Piccinini. Il documento è composto da 25 articoli e da oggi sarà disponibile anche all’interno del nuovo sistema operativo Rousseau per permettere a tutti gli iscritti al Movimento di inviare osservazioni e proporre modifiche.
“Crediamo che il nostro testo introduca delle novità molto importanti sul fronte della lotta al gioco d’azzardo, un fenomeno che negli ultimi tempi sta assumendo contorni sempre più preoccupanti – hanno spiegato Andrea Bertani e Silvia Piccinini – Solo nell’ultimo anno nella nostra regione il numero delle persone che si è rivolto ai alle strutture delle Asl per chiedere un aiuto è aumentato dal 15%. Un dato assolutamente parziale visto che la maggior parte delle persone malate di gioco non si rivolgono alle strutture ufficiali e, non prendendo coscienza della loro dipendenza patologica da slot machine e scommesse, rifiutano qualsiasi tipo di aiuto. Visto che molto spesso si tratta di persone che appartengono alle fasce di reddito medio-basse, crediamo che un intervento da parte della Regione per regolamentare questo settore sia assolutamente necessario, magari andando anche a supportare dal punto di vista normativo l’attività che svolgono i Comuni”.
L’Emilia-Romagna, infatti, fino ad oggi non ha previsto per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo il “distanziometro metrico” come invece hanno fatto altre Regioni. Così come non ha dato supporto alle amministrazioni locali per regolamentare i limiti orari al funzionamento di slot e videolottery. “Fino a questo momento la lotta al gioco d’azzardo da parte delle istituzioni è stata molto blanda e frammentaria proprio perché esiste una sorta di vuoto normativo tra la legislazione nazionale e quella regionale – aggiungono Andrea Bertani e Silvia Piccinini – Ecco perché nel nostro progetto di legge è previsto che la Regione, sfruttando a pieno la propria competenza sulla tutela della salute pubblica, stabilisca una distanza minima per l’apertura e il funzionamento delle sale gioco e scommesseportandola a un km da qualsiasi luogo sensibile, come possono essere scuole, un parchi pubblici o ospedali sulla base di rilevanze sanitarie”.
Oltre a quello della distanza minima sono diverse le novità introdotte dal progetto di legge del M5S: in primo luogo lo sconto sull’aliquota IRAP per quei commercianti che decidessero di non esporre nei propri negozi le slot machine e contestualmente un aggravio per chi invece continui a farle funzionare. Queste maggiori entrate andranno a confluire in un fondo regionale (a cui parteciperanno con una percentuale anche i Comuni con gli incassi delle sanzioni nei confronti dei gestori inadempienti) che servirà a finanziare tutte le attività di contrasto al gioco d’azzardo, come la promozione del marchio regionale “Slot freE-R” e la tutela legale delle amministrazioni comunali in eventuali contenziosi. Previsti anche degli aiuti economici a favore di quelle persone che sceglieranno di intraprendere un percorso di cura ufficiale con la presa in carico dell’Asl e la gratuità delle stesse. Inoltre il progetto di legge del M5S prevede l’azzeramento dei contributi regionali a tutte quelle associazioni e manifestazioni che pubblicizzino direttamente o indirettamente il gioco d’azzardo e il divieto di vendita e somministrazione all’interno degli ospedali di lotterie istantanee e ad estrazione (Gratta&Vinci).
“Quello che vogliamo assolutamente evitare è che manifestazioni che hanno il sostegno della Regione diano spazio a casinò o società di scommesse come è successo per esempio a Ferrara con il Ballon Festival – sostengono Andrea Bertani e Silvia Piccinini – Chi gode di finanziamenti regionali non può in nessun modo fare da sponsor al gioco d’azzardo. Pensiamo per esempio ai cinema che molto spesso prima della proiezione dei film ospitano sui propri schermi pubblicità di sale da gioco, bingo o siti per le scommesse online”.
Dopo la presentazione alla stampa di questa mattina il progetto di legge del M5S sarà disponibile anche all’interno del nuovo sistema operativo del M5S, Rousseau. “Anche se siamo convinti di aver messo a punto un ottimo testo, siamo aperti a qualsiasi tipo di contributo da parte dei cittadini. Questo deve essere, anche per il particolare tema che andrà a regolamentare, una legge il più possibile partecipata. Per questo siamo disponibili ad accogliere eventuali emendamenti anche dalle altre forze politiche” concludono i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle.