Favorire e promuovere la pratica dell’allattamento al seno come metodo principale per l’alimentazione dei neonati, facendo anche rispettare il divieto di pubblicità del latte artificiale nelle strutture sanitarie della regione: è quanto chiede Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di una risoluzione presentata alla Giunta.
“L’allattamento al seno crea le migliori condizioni, fisiche e psichiche, per l’inizio della vita umana – spiega Raffaella Sensoli – Inoltre, ha un valore incomparabile per la salute della mamma e del bambino e offre al neonato il cibo migliore e la protezione naturale di cui ha bisogno, oltre a soddisfare il bisogno di contatto madre-neonato. Come ha ricordato il Ministero della salute, con la pubblicazione ‘Allattare al seno – Un investimento per la vita’ del 23 gennaio scorso, l’allattamento costituisce un metodo di alimentazione fisiologico ed eco-sostenibile e per questo ogni mamma dovrebbe essere incoraggiata ad intraprendere questo percorso e a ricevere il sostegno da parte di tutti: la famiglia, gli operatori sanitari, la comunità di appartenenza e anche i media. La promozione, protezione e sostegno dell’allattamento sono una priorità per la salvaguardia della salute pubblica, e la collaborazione tra tutti gli attori del sistema è fondamentale per riuscire a raggiungere questo importantissimo obiettivo”.
Ecco perché nella sua risoluzione Raffaella Sensoli, oltre a chiedere un incremento delle politiche delle AUSL per favorire l’allattamento al senso, ricorda come dovrebbero essere rispettate tutte quelle procedure che vietano ai produttori e ai distributori di latte artificiale di promuovere i loro prodotti negli ospedali, nei consultori e anche tra genitori e pediatri, attraverso la distribuzione di campioni gratuiti, gadget o altro materiale pubblicitario. Ovviamente fatta accezione per i casi in cui, a causa di una patologia, l’allattamento al seno è sconsigliato o addirittura vietato.
“Crediamo che ci debba essere maggiore attenzione per questo tema da parte del servizio sanitario pubblico. Anche in questo senso – conclude Raffaella Sensoli – chiediamo che venga valorizzata la figura del consulente professionale in allattamento materno che opera in supporto ai pediatri di libera scelta nell’assistenza alle madri che presentano difficoltà nell’avvio o nella prosecuzione dell’allattamento, così come serve uno sforzo maggiore per aumentare gli spazi pubblici dedicati alle mamme che vogliono allattare il proprio bimbo in un ambiente sicuro e protetto”.