Sanità, subito un piano di assunzioni oppure non è più servizio pubblico

Subito un piano di assunzioni per il personale sanitario. È quanto chiede, attraverso una interrogazione appena depositata, il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle dopo le polemiche che hanno travolto la giunta Bonaccini che ha riconosciuto un bonus di oltre 20mila euro ai 17 manager delle aziende sanitarie locali, compreso l’attuale assessore alla Sanità Sergio Venturi, premiato per il lavoro svolto nel 2013 quando era direttore generale del Sant’Orsola di Bologna.

“Troviamo francamente paradossale che il governo di questa regione, in una situazione economica precaria come quella che stiamo vivendo ormai da molti anni – commenta Giulia Gibertoni, capogruppo del M5s in Regione – riesca a trovare quasi 400mila euro per premiare il presunto buon lavoro dei super manager della Asl. Come se i templi biblici delle liste di attesa per i pazienti, i sempre più frequenti casi di malasanità e i turni massacranti a cui è costretto ormai molto tempo il personale sanitario siano un fiore all’occhiello, una medaglia, un risultato da premiare. Vorremmo ricordare che questi dirigenti guadagnano già qualcosa come 150mila euro lordi l’anno. Era proprio necessario regalargli ulteriore denaro? Le priorità sono altre e la Giunta e l’assessore Venturi devono prenderne coscienza al più presto. Noi lo diciamo da tempo”.

L’interrogazione, a firma dei consiglieri Giulia Gibertoni, Raffaella Sensi e Gianluca Sassi, chiede alla Giunta di eliminare tutti i premi di produzione riservati ai vertici delle Asl dell’Emilia-Romagna e di dirottare le risorse risparmiate a uno specifico piano di intervento a favore del personale sanitario. In particolare, scrivono i consiglieri, “lo sblocco del turnover eliminando così i limiti imposti alle strutture sanitarie per il completamento dei loro organici sempre più al collasso e l’avvio di un piano straordinario di assunzione di personale infermieristico. Da un lato gli stipendi dei dirigenti sono sempre più corposi, ingrassati anche dai bonus a pioggia dati ai manager, dall’altro si continua a ripetere che non ci sono i fondi per sbloccare il turnover e mettere in campo un piano straordinario di assunzioni. Se la Sanità è ancora un servizio pubblico allora è arrivato il momento di invertire questa tendenza”.

Nell’interrogazione i consiglieri del M5s puntano il dito anche contro la mancata firma da parte dell’Asl di Bologna dell’accordo per il riconoscimento della cosiddetta “indennità di sub intensiva” per il personale sanitario impegnato in quei reparti ospedalieri che necessitano un’attenzione e prevedono un carico di lavoro particolarmente gravoso. “Nonostante l’Asl abbia da più di tre anni attivato un tavolo tecnico con i sindacati per la definizione di questa particolare indennità, che darebbe un sospiro di sollievo ai lavoratori – spiegano Giulia Gibertoni, Raffaella Sensoli e Gianluca Sassi – nessuno ai vertici dell’azienda sanitaria di Bologna ha trovato il tempo di discuterla e firmarla. Questo dimostra come si continui a risparmiare sulla pelle di pazienti e lavoratori mentre per i dirigenti e i super manager le gratificazioni economiche, anche quelle più immeritate, continuano ad essere routine quotidiana. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta quale sia il suo giudizio su questa ulteriore bizzarra vicenda e di indicare tempi certi entro i quali questo accordo potrà essere finalmente siglato”.