“La scandalosa attesa di 8 ore a cui è stato costretto un paziente al Pronto Soccorso di Forlì per effettuare un elettrocardiogramma è la dimostrazione di come, se non si interviene al più presto con un’accurata politica di potenziamento, i Pronto soccorso della regione rischiano davvero il collasso”. È questa la denuncia di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, che ha presentato una interrogazione sul caso che ha riguardato il Pronto soccorso dell’ospedale “Morgagni Pieratoni” di Forlì dove per un elettrocardiogramma un paziente ha dovuto aspettare quasi 8 ore, dalle 10.45 del mattino quando è stato preso in carico dall’accettazione fino alle 17.15 quando gli è stato effettuato l’accertamento clinico richiesto.
“Si tratta di un caso molto grave a nostro avviso ma che purtroppo non riguarda soltanto l’ospedale di Forlì – spiega Raffaella Sensoli – Le infinite attese nei Pronto soccorso sono ormai all’ordine del giorno da Rimini a Piacenza. Una situazione che il M5S ha denunciato in un più di un’occasione raccogliendo anche il grido d’allarme lanciato da chi in quelle strutture ci lavora, medici ed infermieri, che sono costretti a sopperire alle carenze organizzative per offrire il diritto alle cure ai cittadini. Le pressioni che subisce il personale sanitario dei Pronti soccorso è enorme, in particolare a quelli che lavorano al Triage, non solo per la gravità dei casi che devono affrontare, ma soprattutto per i numeri rilevanti da gestire e la protesta dei pazienti che vedono in loro gli interlocutori naturali a cui manifestare tutta l’insoddisfazione per la mancanza di organizzazione su cui, ovviamente non hanno alcuna responsabilità. Per questo chiediamo alla Regione e all’assessore Venturi di mettere in atto un piano di intervento straordinario per cercare di limitare i disagi, anche in vista dell’avvicinarsi della stagione estiva che porterà un notevole flusso di turisti sia nelle nostre principali città che nelle località di mare o di montagna”.
Nella sua interrogazione la consigliera regionale del M5S propone un aumento di posti letto nelle strutture più in difficoltà in modo da evitare ricoveri impropri nelle sale di attesa e nei corridoi dei Pronto soccorso, dove pazienti sono tenuti in osservazione in modo indegno per periodi molto spesso molto prolungati. “Ci sembra incredibile che la Regione non faccia nulla per tentare di mettere un freno a questi disservizi – conclude Raffaella Sensoli – anche perché è proprio sulla mancanza di qualità del servizio offerto che molti privati stanno puntando per spingere i pazienti verso le proprie strutture. E un esempio di questa deriva è quanto successo a Bologna dove recentemente ha inaugurato un Pronto soccorso ortopedico privato dove pagando 100 euro si ha diritto a una visita immediata al posto delle attese infinite delle strutture pubbliche”.