No allo smantellamento della Polizia Postale. A chiederlo è Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, che ha presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta di mobilitarsi contro il progetto di riforma all’esame del Ministero degli Interni. “Si tratta di una progressiva destrutturazione del compartimento di Polizia postale attuata attraverso la sua trasformazione in una sezione all’interno delle Questure e mantenendo un suo autonomo presidio solo nei capoluoghi di regione – spiega Raffaella Sensoli – Questo progetto, molto preoccupante, sembra essere realizzabile anche attraverso la possibile ricollocazione presso altri uffici degli operatori di polizia postale impegnati in corsi per vice sovrintendenti, determinando, in questo modo un’automatica riduzione degli organici. In questo modo ci sarebbe una riduzione della presenza territoriale e, conseguentemente, un indebolimento della possibilità d’azione della Polizia postale, oggi in prima fila rispetto alle nuove frontiere dell’illegalità, soprattutto per quel che riguarda le frodi informatiche e la tutela del minori”.
Proprio su questo ultimo aspetto la consigliera Sensoli nelle scorse settimane aveva presentato un’altra interrogazione per chiedere una maggiore collaborazione tra il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e la Polizia postale, soprattutto per quel che riguarda la diffusione e l’utilizzo di immagini di minori su internet e sui social media.
“Crediamo che la Giunta abbia il dovere di porre il tema in Conferenza Stato-Regioni – conclude Raffaella Sensoli – L’attività che svolge la Polizia postale è fondamentale e non può essere smantellata. Ecco perché chiediamo che, come primo provvedimento, si individuino dei parametri minimi di presenza sul territorio regionale. Una sua riorganizzazione, a nostro avviso, sarebbe un regalo nei confronti della criminalità organizzata”.
“Anche in Parlamento ci siamo già mobilitati come M5S presentando un’interrogazione a dicembre a prima firma della mia collega Roberta Lombardi. Il Ministero dell’Interno ha risposto dando parziali rassicurazioni ma i fatti, fino ad oggi, dicono il contrario – aggiunge la deputata del M5S Giulia Sarti – La verità è che la qualità del ‘prodotto sicurezza’ così come lo definisce il Ministero, sta già soffrendo molto perché l’organico e le risorse alle sezioni di polizia postale vengono progressivamente tolte, come dimostrano le numerose segnalazioni che arrivano da tutto il territorio nazionale. La scusa sarà poi quella di smantellare le Sezioni che lo stesso Governo ha indebolito volontariamente, proprio nel periodo storico in cui la sicurezza informatica e la professionalità degli organi di polizia postale risultano indispensabili. Questo è un disegno criminoso che non possiamo accettare”.
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