Spese pazze: sex toys e alberghi ad ore. La sobrietà del governo Pd in Emilia-Romagna

“Sex toys, pranzi e cene in ristoranti stellati, weekend romantici a Roma o Venezia e addirittura una camera d’albergo affittata per poche ore: questo è l’utilizzo dei soldi pubblici che il PD, attraverso i propri consiglieri regionali, ha portato avanti per anni in Emilia-Romagna. Possibile che nessuno dei vertici di quel partito, che oggi si spacciano per paladini della sobrietà e del buon governo, se ne sia mai accorto? Perché nessuno ha mai alzato un dito per denunciare quello che i giudici hanno definito come disprezzo totale dei soldi pubblici?”.

È questo il commento del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle riguardo alle motivazioni che hanno accompagnato la sentenza di condanna  per Marco Monari, ex capogruppo del PD in Assemblea Legislativa. “Adesso non si può di certo negare che la buona amministrazione sventolata dal PD, anche in questa campagna elettorale, sia fatta anche di cene a sbafo e fughe romantiche fatte con i soldi dei cittadini – aggiunge Silvia Piccinini – Condotte a dir poco riprovevoli che nessuno, a quanto ci risulta, all’interno del PD abbia mai denunciato prima dell’intervento della magistratura. Un silenzio che per noi sa di complicità e che va al di là anche delle sentenze dei giudici. Solo grazie al MoVimento 5 Stelle, che ha chiesto e ottenuto ad inizio legislatura l’azzeramento delle spese dei gruppi, oggi si può parlare di un nuovo capitolo nella gestione dei soldi dei cittadini”.