“Per anni Bonaccini e il Partito democratico in Emilia-Romagna hanno lavorato contro la montagna e contro le persone che con grande fatica ci vivono e cercano di lavorarci. La chiusura dei punti nascita in montagna deriva completamente da scelte fatte da Bonaccini e dalla sua giunta. Per anni il suo partito non ha mosso un dito contro la chiusura delle scuole. Se le strade in montagna versano in gravi condizioni deriva in larga misura dalle scelte fatte da Bonaccini e dal PD. Per questo l’annuncio di tagliare l’IRAP alle imprese della montagna, provvedimento che il MoVimento 5 Stelle ha invocato a gran voce per anni, non cancella tutti i buchi nell’acqua fatti in tutti questi anni”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’annuncio da parte della giunta regionale di tagliare l’IRAP alle imprese che operano in montagna. “Dopo avere capito che non riuscirà più a diventare segretario del Pd, visto che non hanno neanche voluto che si candidasse, Bonaccini cerca disperatamente di mantenere la sua poltrona in Regione ancora una volta cambiando vestito – spiega Raffaella Sensoli – cercando di trasformarsi come ha fatto in tante altre occasioni. E come in teatro, anzi come in una commedia, tira fuori dal cilindro soldi che fino a ieri negava per qualsiasi iniziativa, chiedendo al nuovo governo di fare quello che né lui né il PD sono stati in grado di fare in tutti questi anni. L’unica cosa che ci fa piacere è vedere che sta attuando le nostre proposte: come quella del taglio dell’IRAP alle imprese in montagna e in altre aree svantaggiate, provvedimento che avevo richiesto già nel 2016. Da allora Bonaccini ha perso tutte le lezioni. Tutte. E avvicinandosi ora il momento delle regionali decide di rifarsi il trucco e di presentarsi come un soggetto nuovo all’elettorato. Ma i cittadini ormai hanno capito il suo trucco e sanno distinguere chi fa le cose solo per uno scopo elettorale e chi, invece, le propone e le attua per migliorare le cose” conclude Sensoli.