Ogni giorno in Emilia-Romagna migliaia di pendolari affrontano il caos dei treni regionali. Tra disagi e promesse di miglioramenti, la sfida resta aperta
Ogni mattina, in Emilia-Romagna, un pendolare si sveglia e sa che dovrà correre per prendere il treno, ma potrebbe anche aver corso invano.
Sono migliaia le persone che ogni mattina si trovano ad affrontare una routine che va ben oltre il semplice spostamento da un punto A a un punto B.
Si tratta di un vero e proprio rituale che insegna a gestire l’incertezza, tra cambi di binario last-minute e display che lampeggiano annunciando ritardi o cancellazioni. Questa scena, comune da Piacenza a Rimini, riflette la quotidiana realtà di chi si affida ai treni regionali per i propri spostamenti.
Quando si analizzano i dati, la situazione appare meno poetica. La puntualità dei treni regionali in Emilia-Romagna, definita come arrivi “entro 5 minuti” dall’orario previsto, si attesta intorno al 92-94% nei giorni feriali, con una percentuale di cancellazioni che oscilla tra l’1,5 e il 2% negli ultimi tre anni.
Nonostante una soddisfazione complessiva degli utenti che si aggira attorno all’80-85%, emergono criticità legate alla mancanza di informazioni in tempo reale, alla pulizia e al sovraffollamento dei convogli, soprattutto durante le ore di punta.
Il sovraffollamento rappresenta una delle principali problematiche per i pendolari, specialmente lungo gli assi Bologna–Rimini e Bologna–Piacenza, dove i treni si riempiono già prima di entrare in città. Le testimonianze di chi utilizza quotidianamente questi servizi evidenziano come un semplice ritardo possa avere ripercussioni significative sulla giornata lavorativa.
Oltre ai problemi di orario, vi sono questioni legate alle connessioni con altri mezzi di trasporto. Alcune linee secondarie sono ancora servite da treni datati e le coincidenze con i servizi autobus risultano spesso poco affidabili. Anche l’integrazione tra treno e bicicletta lascia a desiderare, con carenze di infrastrutture dedicate sia nelle stazioni che a bordo dei treni.
Nonostante ciò, si registrano segnali positivi in termini di investimenti nel settore. Trenitalia Tper sta introducendo nuovi convogli più moderni e confortevoli, mentre RFI e la Regione Emilia-Romagna stanno lavorando per ammodernare infrastrutture e tecnologie, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio dei pendolari.
La vera sfida, tuttavia, rimane quella di adattare questi miglioramenti alla vita reale dei pendolari, attraverso l’implementazione di corse aggiuntive nelle ore di maggiore affluenza, una migliore gestione delle coincidenze, informazioni di viaggio più precise e tempestive, e un’attenzione maggiore alla manutenzione e all’accessibilità.
Dallo slancio della pandemia alle scelte di oggi: cosa resta dello smart working in Italia…
Giornata complessa in arrivo per chi viaggia in Emilia-Romagna: cosa funziona, cosa no, orari tutelati…
La prossima volta che scarti qualcosa, prova a chiederti: stai buttando un problema o stai…
In Emilia-Romagna cresce una rete che taglia i costi e rafforza l’autonomia energetica. Ecco come…
Garantire maggiori risorse da parte del settore pubblico alle realtà che offrono servizi di Pet…
Negli ultimi mesi tanti attivisti e portavoce dell’Emilia-Romagna hanno espresso con forza la volontà che…